La Coppa del Mondo al terzo atto del 2024/25: a Le Grand Bornand si parte con la Sprint maschile con quattro azzurri al via

Si apre in Francia, a Le Grand Bornand, la terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon e ultimo atto del 2024. Un ritorno quello della località francese nel grande biathlon dopo un anno di assenza: giovedì si inizia con la Sprint maschile, al via alle 14.20, e con quattro azzurri impegnati. Giacomel, con il 50, proverà a regalare all'Italia il primo podio della stagione, ma ci saranno anche Bionaz, Hofer e Cappellari. (NEVEITALIA.IT)

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Il norvegese Martin Uldal ha ottenuto la prima vittoria in carriera nella Coppa del mondo di biathlon, imponendosi nella gara sprint di Annecy, che ha aperto il programma del fine settimana nella località francese. (Quotidiano Sportivo)

Oggi, giovedì 19 dicembre, prenderà il via la terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2024-2025. Sulle nevi di Annecy-Le Gran Bornard (Francia) assisteremo alla Sprint maschile, che darà il via alle danze. (OA Sport)

Fondo Italia incontra Giorgio Di Centa, leggenda dello sci di fondo italiano e attualmente skiman della nazionale di biathlon. Una pista selettiva e piuttosto tecnica quella del tracciato francese, dove non dovrà di certo mancare l’attenzione, anche per via di alcuni tratti in discesa non semplicissimi da affrontare. (FondoItalia.it)

Biathlon, Martin Uldal esplode e batte Johannes Boe nella sprint di Le Grand Bornand. Giacomel nei 10

Siamo in Francia: il comune di Annecy tramite il suo sindaco François Astorg, uno che evidentemente non vuole essere ambientalista solo a parole, ha annunciato che non sosterrà più la tappa di Coppa del Mondo di biathlon a Le Grand-Bornand per il periodo 2026-2030. (il Dolomiti)

Nella 10 km Sprint maschile odierna, gara valida per la terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2024-2025, gli atleti hanno dovuto fare i conti solo con la pioggia che da un certo punto in poi ha iniziato a infastidire. (OA Sport)

Mentre in Italia si abbattano alberi secolari e si costruiscono infrastrutture faraoniche, in Francia c’è qualcuno che inizia a mettere fortemente in discussione il futuro dei grandi eventi sportivi. Soprattutto invernali. (Montagna.tv)