Arriva la serie sul Mostro di Firenze
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Sospettato di essere lui stesso il Mostro di Firenze, il cronista venne persino arrestato ma poi assolto.
Una vicenda realmente accaduta che sul piccolo schermo assumerà i contorni del genere crime, uniti a quelli del poliziesco.
La produzione televisiva, realizzata dalla francese Studiocanal, sarà articolata in 6 episodi ed ispirata al libro “The Monster of Florence: A true story” scritto da Mario Spezi e Douglas Preston (ilGiornale.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Antonio Banderas vestirà i panni del reporter italiano Mario Spezi de 'La Nazione' nella miniserie TV intitolata 'The Monster of Florence' e dedicata ai crimini compiuti dal cosiddetto mostro di Firenze (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nel volume i due autori, ricorda Repubblica, "danno una lettura alternativa dei delitti del mostro di Firenze abbracciando la pista del killer solitario e attaccando il lavoro degli inquirenti". Così dice a La Repubblica Firenze, in un pezzo firmato da Luca Serranò, l'ex sostituto procuratore di Perugia Giuliano Mignini in merito alla nuova serie tv Usa sulle vicende del mostro di Firenze le cui riprese dovrebbero iniziare a breve. (FirenzeToday)
Il libro ha avuto un grande successo negli Stati Uniti ed era da un po’ che si parlava di una sua riduzione cinematografica/televisiva. S’intitolerà “The monster of Florence” ed è una produzione Studiocanal, diretta dal regista danese Nikolaj Arcel e basata sul romanzo inchiesta “The monster Of Florence: A true story” (in italiano Dolci colline di sangue, edito da Sonzogno e risalente al 1983). (Il Fatto Quotidiano)
Così Myriam Spezi descrive il nuovo progetto di serie televisiva intorno alla complessa vicenda del Mostro di Firenze che, come anticipato dalla rivista americana Variety, sta per partire. Spezi nel 2006, all’indomani della pubblicazione del libro-reportage Dolci colline di sangue, venne prima indagato per depistaggio e poi arrestato con l’accusa di coinvolgimento nei delitti. (Corriere Fiorentino)
Da quel momento le nostre strade si divisero completamente anche perché Spezi lasciò il giornale e si dedicò alla sua vera tendenza naturale di brilante scrittore di “gialli”. (LA NAZIONE)
(LaPresse) – L’ambiente alpino presenta evidenti tendenze alla deglaciazione. A causa dell’effetto combinato delle elevate temperature estive e della riduzione delle precipitazioni invernali, si registra una perdita costante di massa (Bilancio di massa dei ghiacciai, indicatore nazionale e caso pilota su Valle d’Aosta e Lombardia), con una media annua pari a oltre un metro di acqua equivalente (cioè lo spessore dello strato di acqua ottenuto dalla fusione del ghiaccio) dal 1995 al 2019: si va da un minimo di 19 metri di acqua equivalente per il ghiacciaio del Basòdino fra Piemonte e Svizzera al massimo di quasi 41 metri per il ghiacciaio di Caresèr, in Trentino Alto Adige (LaPresse)