Regione Lazio: scambio Meloni-Tajani, nuova assenza di Fi in giunta ma il Consiglio è in vista

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Neppure la chiacchierata al volo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione politica della maggioranza nel Lazio, alla fine, è parsa risolutiva. Secondo voci raccolte alla Pisana, i due leader si sarebbero scambiati qualche battuta incrociandosi e avrebbero subito convenuto sul fatto che un assestamento di deleghe sarebbe bastato a far rientrare la levata di scudi forzista. (Frosinone News)

Su altre testate

È un momento complicato per Giorgia Meloni, costretta a fare i conti con un doppio problema. La svolta "gender fluid" di Mediaset, e parallelamente di Forza Italia, unita al ritorno di Mario Draghi, che la presidente del Consiglio ha anche incontrato a Palazzo Chigi incensando il cosiddetto rapporto sulla competitività europea, potrebbero creare un terreno scivoloso proprio per la leader di FdI. (Il Giornale d'Italia)

«Come correttamente ha sottolineato nel suo rapporto sulla competitività, gli ambiziosi obbiettivi ambientali della Ue devono essere accompagnati da investimenti e risorse adeguati e da un piano coerente per raggiungerli». (il Giornale)

Nel corso del colloquio con la premier sono stati affrontati in particolare i temi del rilancio dell'industria italiana ed europea e del conflitto in Ucraina. L'incontro era previsto dopo che l'ex premier e presidente della Bce ha presentato il suo rapporto sulla competitività dell'Ue commissionato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. (Italia Oggi)

Sale gli scaloni rossi dal cortile, rivede la premier conservatrice che emozionata, due anni fa, aveva ricevuto da lui la campanella in quelle stanze. A volte ritornano. (ilmessaggero.it)

Quell’ora e passa di colloquio che si è svolto a Palazzo Chigi su invito della premier tra lei e il predecessore con tanto di sorridente stretta di mano immortalata dalla foto di rito, suggella il passaggio finale di una leader ex sovranista e antieuropeista all’europeismo conclamato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo aveva evocato ed elogiato al mattino, parlando alla platea di Confindustria: «Come correttamente ha sottolineato Mario Draghi nel suo rapporto sulla competitività europea...». Per «Super Mario» è stata la prima volta da quando aveva disceso lo scalone il 23 ottobre 2022, dopo aver passato alla leader della destra la campanella simbolo del potere. (Corriere della Sera)