Morto lo scrittore Antonio Skármeta che ispirò Il Postino di Massimo Troisi: il narratore cileno aveva 83 anni
È morto a 83 anni lo scrittore cileno Antonio Skármeta, autore del libro Il postino di Neruda, al quale si ispirò il film Il postino diretto da Michael Radford e interpretato da Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta. Chi era Antonio Skármeta La carriera diplomatica I libri I premi Chi era Antonio Skármeta L’annuncio della morte di Antonio Skármeta, scrittore tradotto in 30 lingue, è stato dato dall’Università di Santiago del Cile, nella quale era professore emerito. (Virgilio Notizie)
La notizia riportata su altri media
Nato a Antofagasta il 7 novembre 1940, in seguito al golpe contro il presidente Salvador Allende, Skármeta lasciò il Cile per terminare gli studi alla Columbia University di New York, avviandosi alla traduzione dei grandi classici. (ilmessaggero.it)
Antonio Skármeta (foto Epa) Lo scrittore cileno Antonio Skármeta, autore del celebre romanzo «Il Postino di Neruda», è morto all’età di 83 anni. Lo ha reso noto l’Università del Cile. Romanziere, accademico e diplomatico era nato ad Antofagasta, in Cile il 7 novembre 1940. (Corriere della Sera)
Il famoso romanzo ha ispirato il film "Il postino" (1994) interpretato da Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta. (AGI - Agenzia Italia)
Chi era lo scrittore Nato a Antofagasta il 7 novembre 1940, era figlio di immigrati croati originari dell'Isola di Brazza. (il Giornale)
L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Università di Santiago del Cile, istituzione in cui era professore emerito. (Adnkronos) – Lo scrittore cileno Antonio Skármeta, autore di “Il postino di Neruda” (Garzanti) che ha ispirato i film “Il postino” (1994) diretto da Michael Radford ed interpretato da Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta, è morto all’età di 83 anni. (OglioPoNews)
Così oggi il ricordo dello scrittore cileno Antonio Skàrmeta, appena scomparso a 83 anni è un filo conduttore per la grande comunità che quel film ha amato e celebrato. (La Repubblica)