18enne ucciso: dirigente scolastica Caivano, troppa indifferenza
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"A dir la verità non mi sorprendo più di ciò che accade. A me, quello che fa davvero paura è come si arriva a tanto perché per arrivare a tanto, vi sono tanti silenzi e indifferenza". Così Eugenia Carfora, dirigente scolastica dell'Istituto Superiore e Alberghiero 'Francesco Morano' di Caivano (Napoli) commenta gli ultimi episodi di cronaca che in 17 giorni, tra il capoluogo e la provincia, hanno visto vittime tre giovanissimi, ultimo il 18enne Arcangelo Correra ucciso all'alba di sabato a Napoli. (Il Piccolo)
Se ne è parlato anche su altre testate
Renato Caiafa, in ogni caso, resta in carcere: è stata applicata la misura della custodia cautelare per il reato di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. «Mancanza dei presupposti di legge e di pericolo di fuga», le motivazioni del giudice. (ilmattino.it)
Di chi era la pistola da cui è partito il colpo fatale per Arcangelo Correra? Veramente è stata trovata vicino alla ruota di una macchina parcheggiata nella zona dei Tribunali? Oppure la dinamica della tragedia di sabato scorso poco prima dell’alba è ancora parziale? La risposta all’ultima domanda è quella che conta ed è “sì”, tant’è vero che gli investigatori fanno trapelare che stanno ancora lavorando e il caso non è chiuso. (ROMA on line)
A raccontarlo è il legale di Caiafa. (La Repubblica)
Oltre alla provenienza dell'arma c'è anche un altro giallo da risolvere nelle indagini: a terra, la Polizia Scientifica ha trovato e sequestrato un proiettile che sarebbe di un calibro diverso da quello dell'arma dalla quale è partito il colpo mortale. (leggo.it)
Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata. (anteprima24.it)
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