Il gelo di Palermo sui gazebo di Salvini: la Lega resta sola

La Lega chiama, Palermo non risponde. E non rispondono, sebbene non interpellati apertamente, neanche gli alleati: nessuno degli esponenti del centrodestra siciliano ha sentito l’esigenza di scendere in piazza per manifestare solidarietà al vicepremier sotto processo. Soli ai gazebo ieri, ma di nuovo al fianco dei partiti della coalizione questa mattina a Palermo per celebrare i due anni del gove… (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Dopo la valanga di insulti e minacce social, seguite alla richiesta di pena fatta dalla Procura di Palermo al processo Open Arms al ministro Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, è stata assegnata la scorta alla pm Giorgia Righi, una delle magistrate che rappresenta l'accusa. (LaC news24)

Durante la difesa di Matteo Salvini nel processo per sequestro di persona legato alla nave Open Arms, l’avvocata Giulia Bongiorno ha sostenuto che il ministro non abbia violato la legge, citando che l’imbarcazione non era in “distress” quando è avvenuto il primo sbarco. (Virgilio Notizie)

Il venerdì prima di Natale scoprirò se per i giudici di Palermo sono colpevole di sequestro di persona perchè ho bloccato gli sbarchi di clandestini o se sono semplicemente una persona che ha fatto il suo lavoro e ha difeso il suo Paese”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La difesa di Salvini: "La Ong Open Arms voleva farlo cadere". Verdetto a dicembre

Lei che cosa ne pensa? "L’esercizio del diritto di difesa si pone su un piano differente da quello della politica e delle opinioni personali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Al termine dell'udienza di oggi, Salvini in un video annuncia la sentenza in arrivo il 20 dicembre PALERMO – “Il 20 dicembre, il venerdì prima di Natale, scoprirò se per i giudici di Palermo sono colpevole di sequestro di persona perché ho bloccato gli sbarchi clandestini o se sono semplicemente una persona che ha fatto il suo lavoro, ha difeso il suo Paese”. (Dire)

Matteo Salvini è rimasto quasi impassibile, mentre di fianco a lui Giulia Bongiorno evocava «troppe pagine nere per la giustizia», pagine nere che somigliano a quelle pasticciate del diario di bordo della nave Open Arms o alle mail mandate «da un'Italia in ginocchio» (e rimaste inevase) all'Ong per capire davvero le condizioni dei 147 migranti a bordo, che per l'accusa sono state sequestrate dal leader leghista in un maledetto Ferragosto del 2019, quando era titolare del Viminale nel governo Conte a trazione Lega-M5s, immortalati in un video raggianti appena prima di scendere. (il Giornale)