Morto Cosimo Di Lauro, ignote le cause del decesso

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Napoli.zon INTERNO

La notizia del decesso è stata notificata questa mattina all’avvocato dell’uomo, Saverio Senese, alle ore 7:10 dalla direzione del carcere di Opera

Ancora ignote le cause del decesso del 49enne. Morto Cosimo Di Lauro, il noto boss di Secondigliano figlio di Ciruzzo ‘o milionario, in carcere dal lontano 2005.

Morto Cosimo Di Lauro, il boss di Secondigliano, figlio di Ciruzzo ‘o milionario.

L’uomo, 49 anni, detenuto presso il carcere di Opera, a Milano, dove si trovava al 41 bis appunto dal 2005, è deceduto nella giornata odierna per cause ancora da accertare. (Napoli.zon)

Su altri giornali

In passato la difesa aveva chiesto una perizia su Cosimo Di Lauro per turbe psichiche. Dopo l'arresto seguirono due condanne: una per associazione camorristica nel febbraio 2008 e un ergastolo per l'omicidio di Geslomina Verde. (ilmessaggero.it)

“Cosimo non si lamentò affatto della circostanza che fosse stata uccisa in quell’evento una seconda persona perché era il periodo in cui più persone si uccidevano più Cosimo era contento…”. Tamburrino ha iniziato la sua collaborazione con la Giustizia il 22 ottobre dello stesso anno. (Internapoli)

Da almeno dieci anni ostentava un atteggiamento remissivo, ai limiti della rinuncia: rinuncia al cibo e alla difesa, comparendo spesso in aula come una sorta di nome da evocare all’appello nei rispettivi processi. (ilmattino.it)

Cosimo di Lauro aveva 49 anni ed era detenuto in carcere per 416 bis e omicidio. Cosimo Di Lauro e la prima faida di Scampia. Gli inquirenti non hanno mai avuto dubbi sul ruolo di Cosimo Di Lauro nel corso della prima faida di Scampia. (Today.it)

Cosimo di Lauro, ex reggente del clan Di Lauro, è morto nel carcere di Opera a Milano. Chi è Cosimo di Lauro. Cosimo di Lauro, 49 anni, era detenuto dal 2005. (Grande Napoli)

In carcere dal 2005, Cosimo era figlio di Paolo Di Lauro (alias “Ciruzzo ‘o milionario”), capo clan dell’omonima organizzazione camorristica di Secondigliano, e fratello di Marco, anche lui detenuto in regime di carcere duro, in Sardegna. (PUPIA)