Cop29, tutto quello che c'è da sapere sulla Conferenza Onu sul clima a Baku: programma e partecipanti

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Fanpage.it INTERNO

La Cop29, la ventinovesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è in corso a Baku, in Azerbaigian, dall'11 al 22 novembre 2024. Tra i temi centrali la finanza climatica e l'attuazione degli Accordi di Parigi. Ma l'assenza di molti leader mondiali fa presagire un summit molto difficile e il rischio di scarsi risultati. (Fanpage.it)

Su altre testate

L’integralismo più becero e peloso annichilisce il buonsenso. Quando si parla di clima e di ambiente regna l’ideologia, lo sappiamo. (Nicola Porro)

Oggi in un piccolo angolo all'entrata della hall della Cop, che si tiene nei padiglioni costruiti al fianco del Baku Stadium, un centinaio di attivisti si è radunato per dar vita a una protesta al grido di "stop fuel genocide", unendo la questione climatica a quella dei diritti umani, sottolineando come dall'Azerbaijan parte il gas che passa poi per oleodotti turchi sino ad arrivare a Israele, responsabile secondo i presenti di "genocidio a Gaza". (la Repubblica)

O meglio, è uscita dalle stanze dei negoziatori, e ha preso la forma di un documento ufficiale, uscito nella mattinata di mercoledì 13 novembre. Qualche cifra sulla finanza climatica di cui si discute a Cop29, la conferenza sul clima dell'Onu in corso in Azerbaijan, c'è. (WIRED Italia)

Al via i negoziati sul clima alla Cop29 14 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Al vertice di Baku delle Nazioni Unite negoziatori al lavoro e parti ancora distanti. Le cifre indicate da un gruppo di esperti indipendenti quantificano il nuovo obiettivo di finanza climatica in 1.300 miliardi di dollari all'anno, da mobilitare entro il 2035 (Sky Tg24 )

Sembrava dover essere ricordato come uno scontro titanico quello di Dubai per ottenere alla Cop 28 quel vago “transition away” dai combustibili fossili. Ora, a Baku, se lo sono perfino dimenticato ed anzi hanno ricordato che è colpa dei consumatori se i petrolieri sono costretti a estrarre e vendere schifezze. (Il Fatto Quotidiano)