Cop29, tutto quello che c'è da sapere sulla Conferenza Onu sul clima a Baku: programma e partecipanti
La Cop29, la ventinovesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è in corso a Baku, in Azerbaigian, dall'11 al 22 novembre 2024. Tra i temi centrali la finanza climatica e l'attuazione degli Accordi di Parigi. Ma l'assenza di molti leader mondiali fa presagire un summit molto difficile e il rischio di scarsi risultati. (Fanpage.it)
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E’ arrivata con un discorsetto probabilmente scritto da qualcun altro, ma che ben rifletteva la posizione del governo sulla transizione ecologica: l’energia rinnovabile, lungi dall’essere centrale nel raggiungimento della neutralità climatica, per Meloni, alla COP29, diventa quasi residuale. (Il Fatto Quotidiano)
Di Pierluigi Sassi La terza giornata di negoziati ha fatto registrare qualche nervosismo di troppo. Al mattino una nuova bozza di accordo di 34 pagine è stata presentata dai paesi in via di sviluppo. Questo significa che i Paesi poveri hanno ritenuto inadeguata la proposta fatta preparare dall’ONU ad Australia ed Egitto in vista della COP29, e preferito sfidare il nord del mondo a rispettare l’accordo di Parigi con impegni economici più adeguati e concreti. (Vatican News - Italiano)
Il messaggio rivolto ai Paesi ricchi per sollecitarli a rispettare gli accordi per il "loss and damage", il Fondo per gli aiuti economici ai Paesi in via di sviluppo. Durante la Cop29 in Azerbaijan la protesta degli attivisti climatici sugli spalti dell'Olympic Stadium di Baku, dove è comparsa una scritta gigante: "Pay up!" ("Pagate!"). (la Repubblica)
Sembrava dover essere ricordato come uno scontro titanico quello di Dubai per ottenere alla Cop 28 quel vago “transition away” dai combustibili fossili. Ora, a Baku, se lo sono perfino dimenticato ed anzi hanno ricordato che è colpa dei consumatori se i petrolieri sono costretti a estrarre e vendere schifezze. (Il Fatto Quotidiano)
Al vertice di Baku sul Clima presentato il nuovo rapporto di Climate Action Tracker. (Sky Tg24 )
Alla Cop29, ieri, è stato il giorno del sovranismo. Da un lato Giorgia Meloni, unica presente tra gli alfieri della destra radicale occidentale, che ha portato al tavolo delle trattative la sua visione della transizione, piena di gas e di soluzioni dalla dubbia efficacia. (il manifesto)