Ex Ilva, il padre dell’operaio morto: «Sentenza che mi aspettavo, chiedo solo equa giustizia»
Lo sostiene Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, commentando la sentenza del processo Ambiente svenduto sul presunto disastro ambientale causato dall'ex Ilva sotto la gestione dei Riva
“È una sentenza che mi aspettavo in primo grado, spero che la giustizia non si perda per strada.
Credo che l'accordo tra ArcelorMittal Italia e Invitalia sarà destinato a fallire perchè prevede la cessione di beni che sono sotto confisca". (Corriere TV)
La notizia riportata su altre testate
L’Italia è tornata ai livelli di produzione ante-Covid e li ha leggermente superati in tempi molto rapidi” Lo spiega a LaPresse il direttore generale di Federacciai, Flavio Bregant. (LaPresse)
Milano, 1 giu. “Nonostante nel generale contesto di mercato siano oggi percepibili segnali ottimistici nella crescente e maggiormente stabile domanda di acciaio, la società non è nelle condizioni di assicurare l’immediata e totale ripresa in esercizio di tutti gli impianti di produzione e del completo assorbimento dell’intera forza lavoro”, scrive la società (LaPresse)
Quand’ero piccola, durante l’estate, ci andavo sempre a passare una quindicina di giorni e l’Ilva – che all’epoca si chiamava Italsider – era la prima immagine che mi arrivava dopo che la macchina usciva dall’autostrada e imboccava la via Appia, subito prima di entrare nella città vecchia, attraversare il Ponte Girevole, e avvicinarsi alla casa dei nonni. (La Stampa)
Ventidue anni per Fabio Riva, venti per Nicola Riva: questa la sentenza della Corte d'Assise per il processo con 47 imputati relativo al reato di disastro ambientale dell'Ilva, in Puglia, con la gestione (. (Provincia Granda)
«Io sono accusato di avere, con minaccia “implicita”, minacciato il direttore dell’Arpa affinché ammorbidisse la sua posizione su Ilva Già, i giudici hanno commesso un grave delitto contro la verità. (Corriere della Sera)
Tre anni la pena per l’ex presidente della Provincia, Gianni Florido, che risponde di concussione e tentata concussione, reati che avrebbe commesso in concorso con l’ex assessore provinciale all’ambiente Michele Conserva (anch’egli condannato a 3 anni) e con Archinà. (ilmessaggero.it)