Prysmian in calo dopo l'indagine Antitrust sul mercato dei cavi in rame
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Viaggia in calo Prysmian che a Piazza Affari si posiziona in fondo al listino. A pesare sul titolo una indagine condotta dall’Agcm sui cavi in rame a bassa tensione in Italia. L’ispezione, condotta dall’Autorità presso gli uffici della consociata italiana Prysmian Cavi e Sistemi Italia, impatta anche su Nexans che a Parigi perde terreno. Nel dettaglio, sul sito dell’Agcm, sono state riportate le società sulle quali è stata avviata l’istruttoria, tra cui La Triveneta Cavi acquisita a febbraio 2024 proprio da Nexans. (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Antitrust avvia un’istruttoria contro i principali produttori di cavi in rame in Italia, accusati di accordi sui prezzi dal 2005. Prysmian e Nexans perdono in Borsa. Analisti prevedono però impatti limitati (FIRSTonline)
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Bruno Baldassari & F.lli, General Cavi, Icel, Irce, La Triveneta Cavi, Mondini Cavi, Pecso Cavi, Prysmian Cavi e Sistemi Italia e dell’Associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici (Aice) per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella produzione e nella vendita dei cavi di rame a bassa tensione. (Il Sole 24 ORE)
Potrebbe essere in corso un’intesa restrittiva della concorrenza nella produzione e nella vendita di cavi in rame a bassa tensione. Prysmian e non solo: chi fa il furbetto con i cavi in rame (Start Magazine)
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato l'apertura di un’istruttoria per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella produzione e nella vendita dei cavi di rame a bassa tensione. (Polimerica.it)
È coinvolta anche la veronese Mondini Cavi nel procedimento avviato dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) su un sospetto cartello nel settore della produzione dei... (Virgilio)
L’inchiesta dell’Antitrust mira ad accertare se le aziende italiane del settore abbiano costituito un cartello volto a concordare i prezzi in un mercato che vale circa 1,7 miliardi. L’istruttoria riguarda otto aziende Bruno Baldassari & F. (Corriere della Sera)