Caso Sala, Abedini chiede i domiciliari con braccialetto elettronico. E anche l'Iran preferisce aspettare per il rimpatrio
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L'istanza dopo il primo no del Pg. L'attesa per l'udienza del 15 gennaio e i nuovi motivi di prudenza La strategia sulla possibile liberazione (o comunque non consegna) dell’iraniano Mohammad Abedini Najafabadi è cambiata nelle ultime ore. E se ieri sembrava imminente il rimpatrio dell’ingegnere che varie fonti hanno dall’inizio accreditato come oggetto dello scambio per ottenere la rapida liberazione di Cecilia Sala, in queste ore, anche dopo le dichiarazioni a La Stampa di Carlo Nordio, si capisce invece che la strategia sta cambiando. (Open)
La notizia riportata su altre testate
Il difensore, dopo il parere negativo della Procura generale, ha depositato nei giorni scorsi una modifica all'istanza degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, sottolineando anche che il nuovo appartamento a disposizione a Milano in via Washington, di cui sono state inviate le foto, è stato preso in affitto dallo stesso legale. (Tiscali Notizie)
Milano, 10 gen. - Nella valigetta sequestrata ad Abedini “c’erano computer, alcuni fogli documentali commerciali, qualche sim che servono per strumenti anche personali e cellulari: nulla di delinquenziale”. (Il Sole 24 ORE)
Per il rilascio di Cecilia Sala sarebbe stato pagato un riscatto di 10 milioni di euro da parte del governo italiano a quello iraniano. Tuttavia, secondo un retroscena raccolto dal Giornale d'Italia, le basi dell'intesa sarebbero più ampie e ci sarebbe un accordo triangolare con Usa e Iran, come sostenuto dalla stessa Meloni in conferenza stampa ieri. (Il Giornale d'Italia)
Di Anna Giorgi MILANO Mohammad Abedini Najafabani il 38enne ingegnere iraniano arrestato il 16 dicembre scorso a Malpensa, accusato dagli Stati Uniti di aver supportato i Pasdaran di Teheran nell’acquisizione di componenti tecnologiche montate sui droni in uso al Corpo dei Guardiani della Rivoluzione, “l’altra parte“ dello scambio nella complessa vicenda internazionale che due giorni fa ha visto la liberazione della reporter Cecilia Sala, al momento, resta rinchiuso nel carcere di Opera. (IL GIORNO)
Incerto e complesso il destino di Abedini Najafabani, l'ingegnere iraniano arrestato lo scorso 16 dicembre all'aeroporto di Malpensa su mandato Usa, che ora si trova nel carcere di Opera. (Secolo d'Italia)
(Adnkronos) – “Se qualcuno poteva pensare che ci fosse un collegamento, oggi non si può più pensare”. (CremonaOggi)