Mike : la fiction su Mike Bongiorno si è tenuta alla larga dalla macchietta. E non era facile

Attraverso la doppia interpretazione di Claudio Gioè, bravissimo nel riprodurre la voce e la mimica del Mike Bongiorno più maturo senza scadere nella caricatura, e di Elia Nuzzolo, eccezionale nel restituire al conduttore una tridimensionalità negli anni inediti e decisivi della crescita e della formazione, Mike è riuscito a entrare in punti di piedi nella vita di uno dei presentatori più iconici della storia della televisione italiana mostrandolo in tutte le sue sfaccettature: dalla sua ritrosia a parlare di sé in pubblico - ce ne accorgiamo in tutte le scene che condivide con Paolo Pierobon - al grande amore per sua madre (Clotilde Sabatino), passando per la dedizione al suo lavoro e l'amore sempreverde per la giovane Daniela Zuccoli, interpretata da una Valentina Romani in stato di grazia che la ritrae in tutta la sua dolcezza e determinazione. (Vanity Fair Italia)

Su altri media

La prima puntata della miniserie Mike su Mike Bongiorno, analisi degli angoli nascosti del conduttore che ha fatto la tv italiana, ha tenuto incollati davanti alla tv 3,4 milioni di telespettatori, un successo sperato e atteso, visto la portata del personaggio. (Io Donna)

Ho scritto su di lui saggi accademici, biografie, analisi di programmi, tentativi di capire la sua tv; l’ho difeso pubblicamente da quella famosa fenomenologia che lo descriveva impietosamente, ho scritto anche qualche recensione negativa in segno di rispetto e per senso di responsabilità. (Corriere della Sera)

La miniserie segue la vita di Mike Bongiorno, dall'infanzia a New York fino all'apice della sua carriera televisiva. Attraverso una lunga intervista fittizia condotta dal giornalista Sebastiano Sampieri, la serie esplora alcuni momenti significativi della vita privata e professionale di Bongiorno prima di "Rischiatutto", dalla sua esperienza come partigiano durante la guerra al suo grande amore per Daniela Zuccoli. (MYmovies.it)

Cosa c'è da sapere su Mike, la miniserie che celebra i 100 anni di Bongiorno

Quando in Italia si sente dire “Allegria!” si pensa subito a Mike Bongiorno, il padre della televisione italiana e il re dei quiz. (RaiNews)

L'esordio sul grande schermo avviene nel film The protagonists di Luca Guadagnino (1998) e poi ne I cento passi e La meglio gioventù, diretti da Marco Tullio Giordana. (Corriere dell'Umbria)

Un uomo e un personaggio pubblico "che a volte è stato liquidato con grande superficialità, anche per quella sua parola di saluto, Allegria. Quando si comprende come per lui fosse un augurio, una gioiosa speranza per il futuro, dopo gli anni estremamente duri nella sua vita e che l'Italia aveva passato, assume un senso diverso e pieno di significato". (Famiglia Cristiana)