Scontro toghe-governo. L’Anm: "C’è aria pesante". La Lega: i magistrati lavorino
Il Ddl costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti approderà in Aula a Montecitorio il prossimo 26 novembre, e già governo e Associazione nazionale magistrati intensificano lo scontro. "In attesa delle riforme peggiorative dell’attuale assetto, si prova a impaurire i magistrati", denuncia il sindacato delle toghe. Il tema della separazione delle carriere – da sempre controverso – risulta incandescente dopo l’offensiva dell’esecutivo contro le mancate convalide dei trattenimenti dei richiedenti asilo da "Paesi sicuri": sicuri per il governo ma non secondo la Corte Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri media
Proprio l’Anm, infatti, in queste ore ha fatto sentire la propria voce su quelli che vengono definiti “continui attacchi” alla magistratura, soprattutto nei confronti delle toghe che “non assecondano le volontà del Governo”. (Estense.com)
Il governo e la maggioranza politica che lo sostiene vogliono una magistratura al loro servizio e le toghe, sempre più insofferenti per le pretese di ingerenza della politica, hanno un sussulto di orgoglio istituzionale. (Il Fatto Quotidiano)
In cui la politica non si limita ad attaccare i pm, ma va oltre. È questa la preoccupazione principale che serpeggia tra le toghe alla vigilia dell'assemblea straordinaria di Bologna, convocata dopo gli attacchi del governo a Marco Gattuso, presidente del colle… Non l'ennesimo capitolo di uno scontro tra governo e toghe iniziato 30 anni fa. (L'HuffPost)
Al centro dello scontro tra politica e magistratura ci sono la recente riforma della giustizia e la difesa dell’indipendenza del potere giudiziario, con i magistrati che denunciano interferenze politiche e intimidazioni mirate. (Ultima Voce)
Nuovo giorno, nuovo scontro tra magistrati e governo. Dall'altro, la decisione dell'esecutivo di attu… (L'HuffPost)
I magistrati in pensione si muovono a difesa della Costituzione, minacciata dalle leggi del centrodestra, e dei loro colleghi vittime sempre più frequenti di attacchi “inqualificabili di profilazione e dossieraggio”. (la Repubblica)