Neonato trovato morto nella culla termica a Bari
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Il 2 gennaio, nella chiesa di San Giovanni Battista a Bari, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un neonato all'interno della culla termica, un dispositivo destinato a garantire la sicurezza e il benessere dei neonati abbandonati. La scoperta, avvenuta nel quartiere Poggiofranco, ha scosso profondamente la città, già provata da un recente blackout che potrebbe aver compromesso il funzionamento del sistema di riscaldamento della culla.
L'autopsia, prevista per oggi e condotta dal medico legale Biagio Solarino, sarà cruciale per chiarire le cause del decesso. Nel frattempo, la procura ha disposto una perizia tecnica per verificare il corretto funzionamento dell'allarme, che non è suonato al momento del ritrovamento. Secondo il parroco don Antonio Ruccia, il sistema di allarme non avrebbe funzionato perché il neonato sarebbe stato deposto già privo di vita, forse per garantire un funerale dignitoso.
Il titolare di un'agenzia funebre, Roberto Savarese, ha lanciato l'allarme dopo aver scoperto il corpo del piccolo, che sembrava addormentato. La magistratura sta cercando di risalire ai genitori del neonato, mentre fiori e peluche sono stati deposti davanti alla stanza che ospita la culla termica, in segno di cordoglio.
L'inchiesta si concentra ora sull'eventuale guasto del sistema di riscaldamento della culla, dovuto al blackout verificatosi nel quartiere una decina di giorni fa.