“Vermiglio“ agli Oscar europei: nomination miglior film e regia

Anche agli Efa (European Film Awards) piace Vermiglio di Maura Delpero: la pellicola già Leone d’argento a Venezia – e designata a rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar – è stata candidata in due categorie, quella di miglior film e miglior regista. Due nomination, quelle votate dai 5.000 membri della European Film Academy, che pesano parecchio perché confermano come Vermiglio abbia un’appetibilità internazionale che potrebbe valere anche per gli Academy Awards, nella grande notte di Los Angeles (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, che ha coprodotto il film con Cinedora, esprime soddisfazione: “Le nostre congratulazioni a Maura Delpero, alla sua visione di cinema rigorosa e nitida, capace di trasfigurare piccole vicende di montagna in storie senza limiti né confini. (CremonaOggi)

di Paola Casella EFA 2024, una grande presenza femminile tra le nomination (MYmovies.it)

Uno straordinario monologo sull’incredibile e avventurosa esistenza di Nellie Bly, la prima donna che si è dedicata al “Giornalismo investigativo”, creatrice del genere “Giornalismo sotto copertura”, capitano d’industria e, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, reporter di guerra. (Cronache Cittadine)

EFA 2024, due candidature per Vermiglio

Tutto va in scena nel centro di Orvieto, dove in cinque giorni si tengono più di novanta eventi (più quelli di UJ4KIDS) con venticinque band, tutte residenti, con 150 artisti sui sei palchi allestiti nel Palazzo del Capitano del Popolo (Sala Expo e Sala dei 400), Teatro Mancinelli, Museo Emilio Greco, Teatro del Carmine, Palazzo dei Sette. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Considerati gli Oscar d’Europa (Europa geografica, non politica: la britannica Andrea Arnold è nominata tra i miglior registi con Bird), i premi, votati dai 5000 membri della European Film Academy, saranno assegnati a Lucerna, in Svizzera, il prossimo 7 dicembre. (ilmessaggero.it)

I vincitori saranno svelati nella cerimonia di premiazione del 7 dicembre a Lucerna. Miglior film Bye Bye Tiberiade (Francia, Belgio, Palestina, Qatar) – diretto da Lina Soualem, prodotto da Jean-Marie Nizan, Guillaume Malandrin & Ossama Bawardi Dahomey (Francia, Senegal) – diretto da Mati Diop, prodotto da Eve Robin, Judith Lou-Lévy & Mati Diop Emilia Pérez (France) – diretto da Jacques Audiard, prodotto da Pascal Caucheteux, Jacques Audiard, Valérie Schermann & Anthony Vaccarello Flow – Un mondo da salvare (Lettonia, Francia, Belgia) – diretto da Gints Zilbalodis, prodotto da Matīss Kaža, Gints Zilbalodis, Ron Dyens & Gregory Zalcman In Limbo (Polonia) – diretto da Alina Maksimenko, prodotto da Filip Marczewski Living Large (Repubblica Ceca, Francia, Slovacchia) – diretto da Kristina Dufková, prodotto day Matej Chlupacek, Agata Novinski & Marc Faye No Other Land (Palestina, Norvegia) – diretto da Yuval Abraham, Rachel Szor, Basel Adra & Hamdan Ballal, prodotto da Fabien Greenberg, Bård Kjøge Rønning, Yuval Abraham, Basel Adra, Rachel Szor & Hamdan Ballal Savages (Svizzera, Francia, Belgio) – diretto da Claude Barras, prodotto da Nicolas Burlet, Laurence Petit, Barbara Letellier, Carole Scotta, Vincent Tavier, Hugo Deghilage, Annemie Degryse & Olivier Glassey Soundtrack to a Coup d’Etat (Francia, Belgio, Paesi Bassi) – diretto da Johan Grimonprez, prodotto da Daan Milius & Rémi Grellety Il seme del fico sacro – diretto da Mohammad Rasoulof, prodotto da Mohammad Rasoulof, Amin Sadraei, Jean-Christophe Simon, Mani Tilgner & Rozita Hendijanian La stanza accanto (Spagna) – diretto da Pedro Almodóvar, prodotto da Agustín Almodóvar & Esther García Sultana’s Dream (Spagna, Germania, India) – diretto da Isabel Herguera, prodotto da Chelo Loureiro, Diego Herguera, Fabian Driehorst, Mariano Baratech & Iván Miñambres The Substance (GB, USA, Francia) – diretto da Coralie Fargeat, prodotto da Coralie Fargeat, Tim Bevan & Eric Fellner They Shot the Piano Player (Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Peru) – diretto da Fernando Trueba, Javier Mariscal prodotto da Cristina Huete, Serge Lalou, Sophie Cabon, Bruno Felix, Janneke van de Kerkhoff, Femke Wolting & Humberto Santana Vermiglio (Italia, Francia, Belgio) – diretto da Maura Delpero, prodotto da Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet & Maura Delpero Miglior documentario Bye Bye Tiberiade (Francia, Belgio, Palestina, Qatar) diretto da Lina Soualem, prodotto da Jean-Marie Nizan, Guillaume Malandrin & Ossama Bawardi Dahomey (Francia, Senegal) – diretto da Mati Diop, prodotto da Eve Robin, Judith Lou-Lévy & Mati Diop In Limbo (Polonia) – diretto da Alina Maksimenko, prodotto da Filip Marczewski No Other Land (Palestina, Norvegia) – diretto da Yuval Abraham, Rachel Szor, Basel Adra & Hamdan Ballal, prodotto da Fabien Greenberg, Bård Kjøge Rønning, Yuval Abraham, Basel Adra, Rachel Szor & Hamdan Ballal Soundtrack to a Coup d’Etat (Francia, Belgio, Paesi Bassi) – diretto da Johan Grimonprez, prodotto da Daan Milius & Rémi Grellety miglior regista Andrea Arnold – Bird Jacques Audiard – Emilia Pérez Pedro Almodóvar – La stanza accanto Mohammad Rasoulof – Il seme del fico sacro Maura Delpero – Vermiglio miglior attrice Renate Reinsve – Armand Karla Sofía Gascón – Emilia Pérez Trine Dyrholm – The Girl with the Needle Vic Carmen Sonne – The Girl with the Needle Tilda Swinton – La stanza accanto miglior attore Franz Rogowski – Bird Ralph Fiennes – Conclave Lars Eidinger – Dying Daniel Craig – Queer Abou Sangare – La storia di Souleymane miglior sceneggiatura Jacques Audiard – Emilia Pérez Magnus von Horn & Line Langebek – The Girl with the Needle Pedro Almodóvar – La stanza accanto Mohammad Rasoulof – Il seme del fico sacro Coralie Fargeat – The Substance miglior scoperta – Prix FIPRESCI Arm (cinematografo.it)