Addio a Etile Carpenè, il mondo del Prosecco è in lutto
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Studioso, enologo, innovatore. Soprattutto innamorato della sua terra e della sua azienda. Era tutto questo e molto altro Etile Carpenè, scomparso 80 anni il 23 ottobre 2024. Una figura fondamentale per il Prosecco e la sua storia, oltre che per la Carpenè-Malvolti, azienda di famiglia a cui ha dedicato la vita intera. Un pezzo di storia per le Colline Patrimonio Unesco. Portare, salda e forte, un’azienda con oltre 100 anni di storia nel terzo millennio non è cosa da poco. (la Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Etile Carpenè, quarta generazione della Carpenè Malvolti, si è spento mercoledì 23 ottobre a Conegnaliano (Treviso). Aveva ottant'anni, molti dei quali trascorsi alla ricerca e alla cultura enologica a partire dal Prosecco e dalle colline del Conegliano Valdobbiadene, con la sua passione e l’impegno che ha ispirato generazioni di studenti e professionisti. (Corriere della Sera)
Etile Carpenè ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla cultura enologica, ispirando generazioni di studenti e professionisti con la sua passione e il suo impegno nel promuovere il rispetto per il territorio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
È venuto a mancare Etile Carpenè patriarca della storica casa spumantistica di Conegliano. A fine primavera aveva compiuto 80 anni e da qualche tempo aveva lasciato la guida della storica azienda di via Antonio Carpenè alla figlia Rosanna. (Gambero Rosso)
/10/2024 CONEGLIANO – E’ scomparso all’eta’ di 80 anni Etile Carpene’, rappresentante della quarta generazione di produttori del “Carpene’ Malvolti”, primo marchio a mettere in etichetta il nome Prosecco (Antenna Tre)
È stato per decenni il rappresentante nella prima cas vinicola a produrre lo spumante delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, proprio negli anni in cui questo viveva un boom globali che lo ha reso tra i vini più famosi al mondo. (il Giornale)
COLLEFERRO – Tanti auguri di buon compleanno alla maestra Liliana Casini che ieri, 24 Ottobre, ha spento 80 candeline attorniata dall’affetto della sua famiglia, degli amici più sinceri e di tante persone che nel corso della sua vita con stima e affetto le hanno voluto bene. (Cronache Cittadine)