Violenza sulle donne: psichiatra 55enne aggredita da un uomo vestito di nero
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Violenza contro una donna. Ancora un caso. Finire in fin di vita per fare il proprio lavoro. È quanto è accaduto a una professionista in ambito sanitario, la psichiatra 55enne responsabile dell’unità funzionale Salute mentale adulti e Spdc dell’ospedale Santa Chiara di Pisa: la donna è stata aggredita da un uomo vestito di nero che è poi è riuscito a fuggire. L’episodio è avvenuto intorno alle 18.30 ed è stato reso noto dalla polizia. (Luce)
Ne parlano anche altri media
Sono all'incirca le 18.30 del pomeriggio di venerdì quando un uomo, vestito di nero, aggredisce brutalmente a mani nudi e con un oggetto contundente, la psichiatra 55enne Barbara Capovani, responsabile dell'unità funzionale di Salute Mentale Adulti e Spdc dell’ospedale Santa Chiara di Pisa (Secolo d'Italia)
Di Enrico Mattia Del Punta Tante le reazioni di solidarietà e di denuncia che sono arrivate dopo l’aggressione alla dottoressa Barbara Capovani. Quello degli psichiatri è un lavoro pericoloso – commenta Enrico Zanalda, presidente della SIPF -. (LA NAZIONE)
La picchia con una spranga, più volte e con violenza selvaggia, l’abbandona sul selciato e scappa. Sono da poco passate le sei di venerdì sera quando la dottoressa Barbara Capovani, 55 anni, responsabile del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura del Santa Chiara di Pisa, esce dall’ospedale. (ilmessaggero.it)
Barbara Capovani , 55 anni, ha subito profonde ferite alla testa e resta in fin di vita ma al momento non sono state avviate le procedure per l’accertamento di morte cerebrale che eventualmente si protrarranno per sei ore. (Gazzetta del Sud)
La psichiatra responsabile dell’unità funzionale Salute mentale adulti e Spdc dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, Barbara Capovani, è in prognosi riservata dopo che un uomo vestito di nero, ancora da identificare, l’ha aggredita attorno alle 18,30 di venerdì 21 aprile, mentre la dottoressa usciva dall’edificio che ospita Psichiatria. (Il Fatto Quotidiano)
Di Saverio Bargagna Barbara Capovani ha sfidato malattie e sofferenze guardandole sempre in faccia: un camice bianco come armatura, lo studio serrato delle medicina come unica e sola arma. (LA NAZIONE)