Autonomia, Azzariti: “È stata bocciata la competizione tra Regioni. Una legge inapplicabile”

«La riforma dell’autonomia differenziata va abbandonata», anche perché ciò «che non è stato bocciato dalla Consulta risulterà inapplicabile». Gaetano Azzariti, professore ordinario di diritto costituzionale all’università La Sapienza, esperto che più volte è intervenuto sul tema, chiede alla politica di cambiare strada e pensare alla «solidarietà tra i territori». La Corte costituzionale ha acco… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Roberto Calderoli è soddisfatto. Anzi, di più: «È un passaggio storico. La Consulta ha certificato che la legge sull'autonomia differenziata non è incostituzionale. È una svolta importantissima e, va detto, non scontata». (il Giornale)

Do… La Corte costituzionale ci ha indicato che il cammino dell’autonomia differenziata sarà ancora lungo, perché la legge Calderoli che aveva delineato il percorso con cui attuare l’art. (La Stampa)

All’esecutivo il compito di preparare un decreto legge ordinario che recepisca i rilievi della Consulta per poi farlo passare al vaglio del Parlamento, proprio come richiesto dalla stessa Corte. Adesso la palla passa al governo. (Corriere Roma)

Autonomia differenziata, che cosa è successo e cosa succede ora

Schlein Dopo lo stop della Consulta alla riforma sull'Autonomia differenziata ritenuta incostituzionale in alcune parti, l'opposizione va all'attacco del governo con i maggiori partiti che parlano di una "riforma smontata" dai giudici costituzionali. (Adnkronos)

Si dividono a metà le reazioni politiche alla decisione della Corte costituzionale che ha svuotato la riforma del ministro leghista Roberto Calderoli sull’autonomia differenziata, rigettando la tesi dell’incostituzionalità dell’intera legge ma bocciando sette punti centrali, a partire dalla possibilità di devolvere alle Regioni intere materie ora di competenza esclusiva o concorrente dello Stato. (Il Fatto Quotidiano)

Come Luca Zaia, che vede nell’autonomia la rappresentazione più concreta possibile del vecchio sogno leghista della secessione e che, nel 2017, promosse e stravinse in Veneto un referendum proprio su questo. (il manifesto)