Saluto romano e "Faccetta nera" alla festa di Natale a Lauria

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INTERNO

La notte di Natale a Lauria inferiore, in provincia di Potenza, è stata teatro di un episodio che ha suscitato indignazione e preoccupazione. Durante i festeggiamenti in piazza, tra le luci dell'albero di Natale e la folla festante, è risuonata a gran volume "Faccetta nera", una canzone composta durante il regime fascista come brano di propaganda per giustificare la presa dell'Etiopia e celebrare la colonizzazione. La scena, immortalata in un video diffuso sui social, mostra alcune persone intonare il brano e fare il saluto romano, col braccio steso verso il cielo, tra l'indifferenza generale.

La Rete degli studenti medi Basilicata ha denunciato l'accaduto, sottolineando come non si tratti di una semplice goliardia, bensì di un'apologia del fascismo. "In uno dei luoghi più affollati del paese, a fare da sottofondo alla serata, come se nulla fosse, c’era 'Faccetta nera', cantata e accompagnata da saluti romani", ha scritto il sindacato studentesco in un post su Facebook. L'episodio, avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, ha visto decine di persone raccolte intorno all'albero di Natale, mentre dalle casse risuonava la canzone fascista.

La denuncia degli studenti mette in luce un problema che va oltre il singolo episodio: la normalizzazione di simboli e gesti legati a un passato oscuro e doloroso. La presenza di "Faccetta nera" e del saluto romano in una festa pubblica, senza che nessuno intervenisse per fermare o condannare l'accaduto, rappresenta un segnale preoccupante di come certi comportamenti possano essere tollerati o addirittura ignorati.

Le immagini del video, che mostrano chiaramente il saluto fascista e l'esecuzione del brano, sono state condivise sui social, suscitando reazioni contrastanti.