Guerriglia urbana a Milano: in 500 dalle banlieue dopo la morte di un ragazzo tunisino
Chi era in casa, nel quartiere Corvetto, li ha sentiti forti e chiari. Micce, petardi, lanci di bottglie, estintori svuotati, botti esplosi come fuochi d'artificio in mezzo alla strada. La periferia sud est milanese reagisce all'uccisione di Ramy Elgalm con una guerriglia urbana. Cassonetti incendiati e rivolte popolari sono scoppiate tra via dei Cinquecento e via dei Panigarola mettendo a ferro a fuoco l'intero quadrante sud est della metropoli. (ilmattino.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’evento catalizzatore di questo tumulto è stato l’incidente mortale avvenuto durante la notte tra sabato e domenica, nel quale Elgaml, alla guida di uno scooter con un amico, ha perso la vita in un incidente tra via Ripamonti angolo via Quaranta. (Nicola Porro)
Le telecamere mostrerebbero scooter e auto molto vicine, ma non c'è la certezza di uno scontro. (Vanity Fair Italia)
"È un grande dispiacere sapere che non c'è più. Le dinamiche sono chiare, non ci resta che fare luce sul fatto e batterci fino a quando la verità non verrà fuori". A dirlo è un amico di Ramy Elgaml, il 19enne di origini egiziane morto a Milano nella notte tra sabato e domenica cadendo dal motorino sul quale viaggiava come passeggero - il ragazzo alla guida non si era fermato a un posto di blocco dei carabinieri. (La Stampa)
Sui muri le scritte “Verità per Ramy e Fafa”, “Giustizia”, “Ramy per sempre nei nostri cuori” e, in strada, i resti di una notte di disordini e proteste, scoppiate tra via dei Cinquecento e via dei Panigarola. (LAPRESSE)
Ancora tensioni. Cassonetti ribaltati e bruciati, estintori aperti per la strada, petardi e fumogeni lanciati contro la polizia. (La Repubblica)
Milano – Il conducente della Mercedes Glc che nel tardo pomeriggio di domenica 25 novembre ha investito quattro persone in via Solaroli è stato arrestato dalla polizia per lesioni personali e omissione di soccorso. (IL GIORNO)