Crosetto: «L'attacco alle basi Unifil di oggi non è un incidente, ma un crimine di guerra. Colpiti mezzi italiani. L'Italia non prende ordini da Israele»

«Non si tratta di un errore né di un incidente quindi abbiamo bisogno di avere spiegazioni reali nei tempi più rapidi possibili». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi parlando dell'attacco di oggi alle basi Unifil in Libano. «Sono stati colpiti mezzi e telecamere di sicurezza, ma nessun italiano è coinvolto nell'attacco. I nostri caschi blu monitrano la situazione dalla sala operativa a della nostra base a Shama (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

A poche ore dall’attacco israeliano alle basi Unifil, il ministro della Difesa Guido Crosetto ribadisce il senso della presenza italiana. La mia idea, e quella del governo, è di cercare di far prevalere gli spazi di pace». (Corriere Roma)

Colpita una torretta del quartier generale di Naqura, ma anche la base sul confine presidiata dal contingente italiano: i feriti sono militari indonesiani (Open)

«I bombardamenti intorno alla base ormai sono quotidiani, q… GERUSALEMME — Se non annunciato, di certo neanche arrivato di sorpresa. Commenta così l’attacco israeliano sul quartier generale dell’Unifil a Naqoura, nel sud del Libano, Andrea Tenenti, da anni portavoce della missione delle Nazioni Unite nell’area. (la Repubblica)

Israele attacca le basi Unifil, colpite le postazioni italiane: cosa è successo?. «Vogliono liberarsi di testimoni scomodi»

Una mossa preventiva, in vista di «pianificazioni future» dell’offensiva in corso in Libano che non ha a… (la Repubblica)

«Restiamo, non ce ne andiamo, facciamo il nostro dovere, ma ora è dura». Spari contro gli italiani che sono schierati in quel fazzoletto di Medio Oriente per garantire la pace o, quanto meno, la stabilità. (ilmessaggero.it)

«Ripetutamente e deliberatamente», denuncia il comunicato Onu, sono state colpite in Libano dalle cannonate di un merkhava, un carro armato israeliano, la sede centrale-bunker della missione Unifil e la sede del contingente italiano, con inseguimento di un drone e distruzione delle telecamere – che cosa non devono vedere? (il manifesto)