Bologna, scontro a sinistra. Il sindaco Lepore contro la Regione: "Ecco chi doveva vigilare su fiumi e canali"

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Maltempo

Nella sinistra bolognese volano gli stracci. Settimana scorsa a causa dell’acqua fuori uscita dal torrente Ravone e dal Canale di Reno mezza città è stata allagata causando milioni di danni e colpendo migliaia di cittadini. Che ora chiedono di sapere come sia stato possibile che tutto ciò sia accaduto. Bologna, i dubbi avanzati da Bignami: studi e verifiche su territorio mai effettuate In realtà in molti in città indicano nella decisione del Comune di scoperchiare il canale che corre sotto la via Riva di Reno la causa principale di quanto avvenuto. (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Le squadre delle confraternite di Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Lastra a Signa, Impruneta, Galluzzo, Firenze e Firenzuola sono state impegnate nei territori di Castelfiorentino e Bologna, lavorando senza sosta per ripristinare le zone devastate dalle alluvioni. (LA NAZIONE)

In questi giorni il Servizio Nazionale della Protezione Civile è impegnato a fronteggiare le criticità conseguenti la forte ondata di maltempo che sta interessando il nostro Paese e che ha colpito, con particolare intensità, l'Emilia-Romagna. (TraniViva)

Arpae ha emanato un’allerta meteo rossa per piene dei fiumi nella provincia di Ferrara e arancione nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì Cesena e Rimini. (il Resto del Carlino)

Esondazione del Ravone a Bologna, Giovanni Favia fa un esposto. In Procura anche FdI

Sei tra le città che rappresentano la regione figurano tra le prime 12 nella classifica generale di Ecosistema urbano, elaborata da Legambiente e Ambiente Italia. «La rete dei canali non è più adeguata, non per precipitazioni di questo tipo». (Il Sole 24 ORE)

L’Emilia-Romagna è finita sott’acqua per la quarta volta in un anno e mezzo. Le abbondanti piogge cadute fra sabato e domenica si sono accanite nell’area metropolitana di Bologna, dove sono esondati 4 corsi d’acqua, inondando ampie aree del capoluogo e dei comuni limitrofi di Pianoro, San Lazzaro, Casalecchio e Budrio. (il manifesto)

A presentarlo ieri mattina è stato il ristoratore ed ex Movimento 5 stelle Giovanni Favia che ha messo i dettagli dell’esposto ieri in un post sui social che ha però rimosso qualche ora dopo per evitare, ha scritto nel pomeriggio, «che tanta rabbia possa diventare altro», viste le centinaia di condivisioni di quanto aveva scritto e il tenore dei commenti. (Corriere della Sera)