La Russia ha rimosso un comandante di alto rango per false dichiarazioni
La Russia ha rimosso un comandante di alto rango dal suo incarico per aver rilasciato false dichiarazioni sull'andamento della guerra in alcune parti dell'Ucraina orientale. Lo riporta la Cnn citando alcuni blogger militari e media russi secondo i quali il colonnello generale Gennady Anashkin, comandante del South Forces Group, è stato licenziato dopo aver fornito informazioni fuorvianti sui progressi della Russia nei pressi dell'insediamento di Siversk, nella regione orientale di Donetsk. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altre testate
(Adnkronos) – Reclutati con l’inganno, mandati con la forza a combattere in Ucraina. A rivelarlo è il Financial Times, secondo cui gli yemeniti verrebbero arruolati con la forza e quindi inviati in prima linea. (CremonaOggi)
Yemeniti per la guerra di Mosca (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La denuncia arriva dal Financial Times, che è riuscito a entrare in contatto con alcuni di loro e a farsi raccontare come è avvenuto il reclutamento. Se l’invio di truppe di Pyongyang è il risultato di uno scambio fra il presidente russo, Vladimir Putin e Kim Jong-Un, gli yemeniti vengono attratti con l’inganno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non ci devono essere "linee rosse" quando si tratta di sostegno all'Ucraina. "Il principio è stato stabilito ed i nostri messaggi al presidente Zelensky sono stati ben accolti", ha dichiarato Barrot, le cui affermazioni seguono di alcuni giorni le notizie sull'uso in territorio russo di missili a lungo raggio forniti da Stati Uniti e Regno Unito. (Sky Tg24 )
La Russia ha reclutato centinaia di yemeniti per combattere in Ucraina. L’ha scritto il Financial Times, secondo cui la mossa evidenzierebbe i crescenti legami tra Mosca e i ribelli Houthi, movimento filo-iraniano che controlla ampie zone dello Yemen tra cui la capitale Sana’a. (Lettera43)
Dopo aver mandato sul campo il suo esercito, aver convinto Kim a inviare i propri soldati prima a Kursk e poi direttamente in Ucraina, ora Putin ha deciso di affidarsi a un altro gruppo armato per la sua guerra. (ilmessaggero.it)