Gli operai: «Un boato e siamo scappati fuori»

PINETO. «Abbiamo visto le fiamme fuoriuscire da un muletto di carico e scarico nel piazzale della ditta e siamo scappati. Subito dopo un boato enorme e le fiamme». Sono queste le prime testimonianze di due dei trenta operai che hanno vissuto momenti di grande paura ieri pomeriggio alle 16 dopo essere fuggiti dall’inferno di fiamme che ha devastato lo stabilimento di solventi di via del Commercio che è andato completamente distrutto. (Il Centro)

Se ne è parlato anche su altre testate

Abbiamo imparato – così la presidente del WWF Chieti-Pescara commenta il nuovo incendio in Val Pescara – che quando prendono fuoco materie plastiche (o anche altro materiale, se non rifiuti, come spesso accade) vengono sviluppate diossine (inquinanti organici persistenti che permangono nell’ambiente per anni) ma al di là dei risultati ci domandiamo perché accadano questi eventi, perché il sistema antincendio di cui queste strutture devono obbligatoriamente essere dotate, non abbia funzionato. (AbruzzoLive)

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“Gli incendi di vaste proporzioni che in poche ora hanno interessato due realtà industriali di Pineto e Chieti Scalo richiedono un’attenzione suppletiva, non solo sul ripristino dello stato dei luoghi e la tutela della salute pubblica, ma sull’accertamento delle cause a cui le autorità competenti stanno lavorando. (ChietiToday)

Tale attività fa seguito ai rilevamenti già effettuati nella notte dal Servizio Prevenzione e Protezione, diretto da Rocco Mangifesta, che non hanno evidenziato la presenza di agenti inquinanti. (Il Giornale di Chieti)

Il rogo si è sviluppato intorno alle 21 di ieri. La pm Ponziani ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per incendio colposo. (Chiaro Quotidiano)

INCENDIO ALLA KEMIPOL A SCERNE DI PINETO, L'ARTA RILEVA CONCENTRAZIONI DI SOSTANZE CHIMICHE DANNOSE PER LA SALUTE PUBBLICA NELL'AREA DEL CAPANNONE INCENDIATO (Certa stampa)