Francesco e i cattolici belgi, mosaico di storie tra impegno e fraternità

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Città del Vaticano C’è la gioia dei giovani e dei loro grandi sogni, ma anche l’orrore e il dolore delle vittime di abusi, insieme alle sfide della pastorale carceraria e della sinodalità tra le sei testimonianze pronunciate stamane, sabato 28 settembre, nella basilica del Sacro Cuore di Koekelberg, a Bruxelles. Durante l’incontro di Papa Francesco con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e le consacrate, i seminaristi e gli operatori pastorali si susseguono le voci di alcuni rappresentanti della comunità cattolica che raccontano le loro esperienze di vita e di fede e pongono al Pontefice domande. (Vatican News - Italiano)

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Così a braccio Papa Francesco incontrando le autorità politiche e religiose, gli imprenditori e i rappresentanti della società civile e della cultura nella Galerie del Castello di Laeken di Bruxelles (Italia Oggi)

Papa Francesco, nel secondo giorno della sua visita in Belgio, dopo aver celebrato la messa in privato, nel palazzo della Nunziatura di Bruxelles, si è recato al Castello di Laeken per incontrare i reali. (il Dolomiti)

Una colazione speciale, questa mattina, per Papa Francesco con un gruppo di uomini e donne di Africa ed Est-Europa o della stessa Bruxelles nella parrocchia di Saint-Gilles, edificio sacro di metà ‘800 che ogni mattina, su tavoli apparecchiati al centro della navata in stile gotico romanico offre “Il caffè del mattino” a senzatetto, rifugiati, poveri del centro città. (Vatican News - Italiano)

Il papa ai professori: la cultura non è settaria

Durante il suo soggiorno in Belgio, Papa Francesco fa visita all’Università di Lovanio che compie 600 anni. Katholieke Universiteit Leuven (Foto KULeuven) (Servizio Informazione Religiosa)

Papa Francesco, in Belgio per i 600 anni dell’Università di Lovanio, il più antico ateneo cattolico del mondo (essendo stato fondato nel 1425), incontra prima i docenti. Un centro di cultura, di educazione, ma anche di accoglienza. (Famiglia Cristiana)

“Sono lieto di trovarmi qui in mezzo a voi e ringrazio il Rettore per le sue parole di benvenuto, con le quali ha ricordato la storia e la tradizione in cui questa Università è radicata, come pure alcune delle principali sfide odierne da cui siamo tutti interpellati. (korazym.org)