Due disastri, una decisione: perché la NASA ha scelto SpaceX per il rientro degli astronauti Starliner
Articolo Precedente
Articolo Successivo
MeteoWeb La NASA ha deciso di riportare a casa gli astronauti Suni Williams e Butch Wilmore, attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), utilizzando una capsula Crew Dragon di SpaceX invece del veicolo Starliner di Boeing con cui erano partiti. Questa scelta è stata pesantemente influenzata dalle tragiche lezioni apprese dai disastri del Challenger nel 1986 e del Columbia nel 2003, che hanno portato alla perdita complessiva di 14 vite. (MeteoWeb)
Ne parlano anche altri media
Dopo lunghe settimane di test e valutazione dei rischi, la NASA ha deciso: i due astronauti Butch Wilmore e Suni Williams, collaudatori del primo volo di test con equipaggio della navicella Starliner di Boeing, non saranno a bordo per il volo di rientro. (DDay.it)
Partiti a giugno alla volta delle Stazione Spaziale Internazionale (Iss) a bordo della navicella Starliner, gli astronauti della Nasa torneranno sulla Terra solo a febbraio 2025 tramite la capsula Dragon di SpaceX: è quanto ha deciso l'agenzia spaziale americana. (Start Magazine)
A 67 anni è in pensione e guarda «quasi con invidia» a Butch Wilmore e Suni Williams, i due astronauti che, a causa di un problema allo Starliner della Boeing, si sono ritrovati a dover allungare il loro periodo sulla Iss dagli otto giorni previsti a otto mesi (la Nasa ha deciso che torneranno nel febbraio del 2025, con un veicolo della «rivale» Space X di Elon Musk). (il Giornale)
Questa volta era presente anche l’amministratore di NASA Bill Nelson, il quale ha comunicato che Sunita Williams e Barry (Butch) Wilmore, i due astronauti assegnati al volo di test della capsula CFT-100 Starliner di Boeing, torneranno a terra a febbraio 2025 a bordo della navetta Crew Dragon Freedom, quella che supporterà la missione Crew-9. (AstronautiNEWS)
L'annuncio della NASA circa il ritorno degli astronauti Butch Wilmore e Sunita Williams con la navicella di SpaceX, anziché con la Starliner della Boeing utilizzata per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, suscita molto clamore. (Focus)
Con nomi come SpaceX, Blue Origin e Boeing, questa nuova era è segnata da una competizione feroce per l’innovazione e la conquista dello spazio. Se un tempo l’esplorazione spaziale era prerogativa esclusiva degli enti governativi come la NASA e Roscosmos, oggi una crescente schiera di aziende private si contende la possibilità di andare oltre i confini della Terra. (CUENEWS | Space)