I dossieraggi attentano la democrazia ma la sinistra tace

Siamo talmente abituati a sentir parlare di dossieraggi che tra poco non farà più scalpore. Ci sveglieremo la mattina e leggendo i giornali penseremo: “che palle, ancora sta storia dei dossier”. Eppure, non vanno presi sottogamba, sono degli attentati alla democrazia, ai quali bisogna porre la giusta attenzione, altrimenti il sistema democratico collassa. Due sono i casi che stanno facendo discutere ultimamente: Il caso del tenente Striano, il quale accedeva alla banca dati della Dna, presumibilmente per fabbricare dossier che coinvolgono per lo più esponenti di centro-destra (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri media

Un caso esploso in particolare perché tra i nomi degli spiati figurano anche quelli della premier Giorgia Meloni e della sorella Arianna, di molti altri politici di centrodestra e centrosinistra, e di personaggi del mondo dello spettacolo, oltre che per la maggior parte di clienti per così dire più ordinari. (Italia Oggi)

Ascoltando attentamente le ripetute, numerose, ormai frequenti denunce della Premier Meloni circa l'esistenza di complotti contro di lei, si capisce benissimo che non ce l'ha solo con i suoi nemici dichiarati ma anche e forse soprattutto con certi amici occulti. (Corriere TV)

Chi è e cosa faceva l'ex dipendente di banca licenziato per aver spiato i conti della premier e della sorella (AGI - Agenzia Italia)

Riflettori su Bitonto per l'uomo che spiava i conti, tutti cercano Coviello

IMAGOECONOMICA (Avvenire)

«Possiamo escludere che sia stata compiuta una attività di dossieraggio (di qualsiasi dimensione e natura)». Così sostengono i legali di Vincenzo Coviello, il funzionario licenziato dalla banca Intesa Sanpaolo e ora indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. (Open)

Come si è mossa Intesa Sanpaolo sui conti spiati da Coviello (Start Magazine)