Lagarde torna al metodo Draghi. Una buona notizia (di E. Barucci)

Giovedì la Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%. In un anno i tassi sono diminuiti di un punto percentuale con quattro diminuzioni da 0,25. Non è tanto il taglio a fare notizia, quanto che Christine Lagarde abbia detto chiaramente che si cambia musica rispetto all’impostazione restrittiva di politica monetaria tenuta fino ad oggi. Ha aperto… (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Il 2024 si sta per concludere con un bilancio positivo per i mercati finanziari, ma con qualche segnale di incertezza all’orizzonte. L’economia globale ha mostrato una resilienza sorprendente, sostenuta da una crescita solida, utili aziendali in aumento e un’inflazione in graduale calo. (Proiezioni di Borsa)

– Alla Bce “sei i dati che perverranno continueranno a confermare il nostro scenario previsionale di base, la direzione di marcia è chiara e ci attendiamo di tagliare ancora i tassi di interesse”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento Vilnius, alla conferenza organizzata dalla Banca centrale della Lituania per il 10º anniversario del lancio dell’euro nel Paese. (Agenzia askanews)

Come si muoverà la Bce dopo l’ultima limatura dei tassi Bce: avanti con i tagli e approccio data dependent. Il commento di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte. (Start Magazine)

La Bce taglia i tassi al 3%: sui mutui risparmi per 140 euro l’anno, i guadagni in Borsa e sui Btp «lunghi»

L’euro ne ha preso atto perdendo pochissimo nei confronti del dollaro e anche gli economisti hanno preso appunti e tracciato le linee per il prossimo anno, o meglio per i primi tre mesi del 2025. Qualcuno già sperava da subito in un taglio di mezzo punto, quando invece la sforbiciata è stata dello 0,25. (la Repubblica)

L’evento ha coinciso con il decimo anniversario dell’introduzione dell’euro nel Paese baltico. (il Giornale)

Si tratta di una misura attesa dal mercato anche alla luce del buon andamento dell’inflazione in area euro, che a novembre, secondo le stime di Eurostat dovrebbe attestarsi al 2,3%, in lieve aumento rispetto al 2% di ottobre ma sostanzialmente in linea con le aspettative. (Corriere della Sera)