Né voce né vista, il tatto è tutto: l’intervista alla sudcoreana Han Kang, Nobel per la Letteratura 2024

Una donna che non sa più comunicare segue a Seul un corso di greco antico il cui insegnante è ormai quasi cieco. Il loro incontro è al centro del romanzo «L’ora di greco» (Adelphi),della scrittrice Han Kang, Nobel per la Letteratura 2024: «C’è poesia nei testi di grammatica» (la Lettura del Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Il riconoscimento è andato alla scrittrice sudcoreana (si tratta di una prima volta per il paese asiatico) Han Kang “per la sua intensa prosa poetica capace di affrontare i grandi traumi della storia e mostrare la fragilità della vita umana”. (WIRED Italia)

La scrittrice sud coreana Han Kang ha vinto il Nobel per la Letteratura 2024 “per la sua intensa prosa poetica che mette a confronto i traumi storici con la fragilità della vita umana”. Lo riportano vari media tra cui Ansa. (Tecnica della Scuola)

Il termine "herstory" indica la scrittura e la narrazione della storia effettuate mediante la prospettiva delle donne, volta a sottolineare il ruolo di queste ultime e a porne in risalto gli apporti, in tutti gli ambiti. (Roba da Donne)

**Nobel: Buontempo (premio Malaparte), 'Han Kang voce poetica e molto rara'**

Famosa in tutto il mondo per il suo romanzo La Vegetariana, Han non è solo la prima persona del suo paese a ricevere questo prestigioso riconoscimento, ma si unisce anche al ristretto gruppo di donne premiate, essendo solo la 18esima su 117 premi assegnati dal 1901. (alfemminile.com)

E il ragionamento sul cibo, su quel che ognuno decide di ingerire o non ingerire, diventa la porta di accesso verso le relazioni con gli altri e con sé stessa. Nel suo romanzo più noto, La Vegetariana, la sudcoreana Han Kang racconta di un regime alimentare vegetariano, nato non da scelta ma come costrizione autoimposta, allucinata e inevitabile. (Gambero Rosso)

Nel 2017, ci aveva colpito questa voce letteraria così particolare che, soprattutto in 'Vegetariana', esaminava in modo molto poetico un disagio all’interno di una tematica familiare. A parlare all'Adnkronos è Gabriella Buontempo, curatrice del Premio Malaparte che nel 2017 fu consegnato proprio ad Han Kang, vincitrice oggi del Nobel per la Letteratura. (Civonline)