Lavoro, settori costretti a fermarsi per il caldo: ecco in quali regioni

Lavoro, settori costretti a fermarsi per il caldo: ecco in quali regioni
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Sky Tg24 INTERNO

Introduzione Coinvolte l'edilizia, l’agricoltura e il florovivaismo. Lo stop (dalle 12.30 alle 16) avviene con possibile rimodulazione oraria attraverso la contrattazione e grazie al ricorso agli ammortizzatori. Coinvolte 13 regioni: Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Ma potrebberto aggiungersene altre. C'è poi comunque la possibilità di richiedere la cassa integrazione con la causale caldo (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri giornali

C’è poi comunque la possibilità di richiedere la cassa integrazione con la causale caldo. Coinvolte 13 regioni: Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Lo ha deciso Regione Liguria con un'ordinanza emanata oggi come ha spiegato il presidente facente funzioni Piana."La Liguria, come gran parte del territorio nazionale - ha spiegato - è interessata da una eccezionale ondata di caldo, con elevate temperature e alto tasso di umidità, condizioni che rendono rischioso lo svolgimento delle attività lavorative che si svolgono prevalentemente all'aperto". (Telenord.it)

Divieto, nel caso di riscontro di particolari condizioni climatiche, di lavorare tra le 12.30 e le 16.00, su tutto il territorio della regione, nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili ed affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole, fino al 31 agosto 2024. (La Repubblica)

Stop al lavoro nelle ore calde delle giornata

La Camera del Lavoro chiede un provvedimento sulla scia di quello emesso dalla regione Lazio a fine giugno che va a mette… (La Nuova Venezia)

Adesso è ufficiale: a partire da lunedì scatterà lo stop per i lavoratori esposti al rischio stress termico nelle ore più calde della giornata. Dopo giorni di confronti (anche pepati) tra sigle datoriali e sindacati, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha messo la firma sull'ordinanza, insieme all’assessore alla Sanità, Federico Riboldi. (TorinOggi.it)

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno firmato l’ordinanza per garantire la sicurezza sul lavoro per i lavoratori subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati, del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, impegnati in attività classificabili come “attività fisica intensa” o altre attività equiparabili, in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari, nelle giornate particolarmente calde, e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio. (Prima Biella)