Lego guarda alla sostenibilità: entro il 2026 il 50 per cento dei mattoncini da rinnovabili

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Lettera43 ECONOMIA

L'obiettivo è eliminare del tutto la plastica prodotta con combustibili fossili entro il 2032. Il ceo Niels Christiansen ci riprova dopo il precedente tentativo con le bottiglie riciclate. Lego ci riprova. Il celebre produttore di giocattoli ha annunciato di puntare sempre di più sulla sostenibilità e di voler raggiungere la quota del 50 per cento di mattoncini prodotto da fonti rinnovabili. Appena un anno fa, la società ha dovuto abbandonare un progetto simile, partito dall’utilizzo della plastica riciclata, a causa delle emissioni di carbonio. (Lettera43)

La notizia riportata su altri media

Il colosso danese ha dichiarato che entro il 2026 punta a utilizzare plastica derivata da materiali rinnovabili e riciclati per produrre almeno la metà dei suoi prodotti, riducendo così in modo drastico la sua dipendenza dai combustibili fossili (QuiFinanza)

In questo scenario poco roseo però, c'è un brand invece che non solo sta a galla, ma è anche in crescita (e nemmeno di poco). Negli ultimi due anni il mercato dei giocattoli non se la sta cavando benissimo. (SmartWorld)

Anche lo scorso anno l'azienda danese stava perseguendo un progetto ambizioso di questo genere. Dal tentativo fallito al nuovo progetto (WIRED Italia)

I ricavi del colosso svedese passano a 31 miliardi di corone, con profitti netti a 6 miliardi. Il gruppo scandinavo, che non pubblica i risultati divisi per Paese, registra una crescita robusta specialmente nelle Americhe e in Europa, benché prosegua massiccio l’investimento sui nuovi negozi in Cina e più in generale in Asia. (retail&food)

Nonostante l’abbandono, solo pochi mesi fa, della strategia di sviluppo di un «mattoncino biodegradabile» , Lego guarda con rinnovato ottimismo all’obiettivo di eliminare, entro il 2032, ogni componente fossile dal proprio processo produttivo, anche se questo comporterà costi aggiuntivi. (Il Sole 24 ORE)

Non solo Novo Nordisk. Anche un’altra danese festeggia grazie ai propri affari. Le vendite degli amatissimi mattoncini Lego infatti hanno superato il mercato complessivo dei giocattoli nella prima metà dell’anno, grazie alla forte domanda in Europa e in Nord America. (Start Magazine)