Rese in olio in crescita, ecco l’aggiornamento provincia per provincia
Crescono progressivamente le rese, man mano che avanza la campagna olearia in Italia, con livelli maggiori, ancorché non eccelsi, rispetto a quelli che avevamo riscontrato a fine ottobre. Si tratta di una campagna che, comunque, non sta offrendo in generale grandi numeri. A metà novembre – secondo i dati del Portale dell’Olio di Oliva del Sian (Sistema informativo Agricolo Nazionale) – siamo ad appena 85 mila tonnellate prodotte, valore certamente non elevato considerato che al centro-nord e in Sicilia si è ormai prossimi alla conclusione. (Olivo News)
Ne parlano anche altri giornali
Deoleo, il colosso dell’industria olearia e più grande produttore e distributore di olio d’oliva al mondo, prevede un raffreddamento dei prezzi conseguente all’aumento della produzione in Spagna, ma anche in Turchia e Tunisia. (Olivo News)
Olio extravergine d’oliva, un nuovo test di qualità interessa tutti noi consumatori. E può farci da “consulenza” su quello che è l’acquisto di qualcosa di imprescindibile per la cucina. Senza olio è impossibile mettersi ai fornelli con la consapevolezza di preparare qualcosa di buono. (RicettaSprint)
Attilio Barbieri 17 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
La Puglia, in particolare, si conferma la Regione leader con oltre il 24% delle giacenze nazionali. Secondo i dati aggiornati al 31 ottobre 2024 dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il 49,9% dell'olio in giacenza nel paese è situato al Sud. (QuiFinanza)
Fino a qualche settimana fa il differenziale di prezzo a scaffale tra l’olio di oliva italiano e il comunitario era minimo, molto spesso inferiore a un euro. | 14:45 | T N (Teatro Naturale)
La causa è quella tara genetica che l’ha caratterizzata fin dall’inizio, quella per cui il raccolto di quest’anno non è null’altro che il prodotto di una stagione siccitosa e di sbalzi di temperatura che ne hanno condizionato profondamente gli esiti. (MolfettaLive)