Il presidente sudcoreano Yoon non cede: "Legge marziale è un atto di governo"
A distanza di una settimana dall'introduzione della legge marziale, poi ritirata dopo poche ore, il presidente sudcoreano torna oggi in tv con un discorso alla nazione (pre registrato), per attaccare nuovamente l'opposizione. Yoon Suk-yeol giura di combattere con il popolo "fino all'ultimo minuto" contro i tentativi di rimuoverlo dall'incarico e descrive l'imposizione della legge marziale come "un giudizio politico altamente calibrato". (Today.it)
Su altri giornali
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol promette di «combattere fino alla fine» ma forse a Seul è cominciato il conto alla rovescia dopo il tentativo - fallito - del capo dello Stato di imporre la legge marziale la settimana scorsa, seguito da un altro tentativo - anch’esso fallito - da parte dei deputati dell’opposizione di metterlo sotto impeachment. (Corriere della Sera)
Corea del Sud, il nuovo discorso in tv del presidente Yoon Suk Yeol: "Lotterò fino alla fine" (La Stampa)
Al momento del raid il presidente Yoon, formalmente ancora in carica, non era presente e secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ci sarebbe stato un confronto acceso tra i diciotto agenti di polizia e le guardie di sicurezza presidenziali. (il manifesto)
Il leader ha fatto un altro discorso alla nazione dopo aver gettato il Paese nel caos: «Se sarò sottoposto a impeachment, lo affronterò in modo equo». L'opposizione presenta una nuova mozione (Open)
Corea del Sud, golpe e caos: l'ex ministro tenta il suicidio in carcere (Liberoquotidiano.it)
Il presidente ha affermato di aver usato il suo potere presidenziale sulla legge marziale "per proteggere la nazione e normalizzare gli affari di Stato" contro l'opposizione che ha bloccato l'azione di governo: "L'ho fatto con un giudizio politico altamente calibrato e non soggetto all'esame giudiziario", come le grazie presidenziali o le azioni diplomatiche. (Sky Tg24 )