Il Brasile persegue riservista israeliano per crimini a Gaza

Un riservista israeliano in forza all’Idf è stato costretto a fuggire in fretta e furia dal Brasile, dove era in vacanza, dopo essere stato incriminato per presunti crimini di guerra, compiuti mentre prestava servizio a Gaza. L’uomo, come ha confermato il padre ai quotidiani israeliani, è già rientrato a Tel Aviv, aiutato dal consolato. Ma … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Il motivo? Ha preso parte azioni nell’Idf a Gaza e poi le ha postate sui suoi profili social: per questo motivo è stato riconosciuto e denunciato per crimini di guerra da una associazione umanitaria e successivamente convocato dalla polizia per un interrogatorio. (Il Fatto Quotidiano)

Cresce sempre di più il rischio per i soldati israeliani di essere arrestati all’estero dopo aver prestato servizio a Gaza. Se un soldato di qualsiasi Paese del mondo lasciasse la propria patria per recarsi altrove (per farsi una vacanza, per andare a trovare dei parenti, per ricevere delle cure o per qualsivoglia ragione una persona si recasse in uno Stato straniero) difficilmente sarebbe costretto a lasciarlo perché indagato dalla magistratura locale in quanto appartenente ad un esercito regolare che sta combattendo una guerra. (Mosaico-cem.it)

Mettere sullo stesso piano Vladimir Putin e Benjamin Netanyahu è quantomeno azzardato ma è normale chiedersi cosa succederebbe se andassero all'estero, dopo essere entrambi stati raggiunti da un mandato di cattura da parte della corte penale internazionale. (il Giornale)

Israeliano sopravvissuto al 7 ottobre costretto a fuggire dal Brasile perché indagato in quanto ex soldato a Gaza

In Israele si riapre il dibattito sulla sicurezza dei suoi soldati in viaggio all’estero, possibili bersagli di azioni legali. L’allarme si è riacceso dopo che un riservista di Tel Aviv è riuscito a fuggire dal Brasile appena prima di essere interrogato nell’ambito di un’indagine su presunti crimini di guerra che avrebbe commesso nella Striscia di Gaza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Inseguiti da ciò che con poco pudore e tanta stupidità hanno messo sui social mentre erano in missione a Gaza, i soldati dell’Idf rischiano problemi legali (e persino il carcere) appena mettono il piede fuori da Israele. (la Repubblica)

Il governo israeliano averte i suoi cittadini dopo il pericolo scampato: «Attenzione ai contenuti che pubblicate sui social media» (Open)