La legge sull’Autonomia va migliorata e finanziata: solo così il Sud cambierà

Ragionevolmente e saggiamente l’On. Antonio Tajani ha fatto sapere che istituirà un osservatorio coordinato dal Ministro Casellati che andrà a approfondire gli effetti della tanto discussa «legge sulle autonomie» che è al centro del dibattito politico della nazione. L’iniziativa è senza dubbio di buon senso perché il modo in cui è stata presentata la legge approvata dal Parlamento ha creato non poca confusione in particolare tra i cittadini delle regioni meridionali che vedono la «legge Calderoli» come una sorta di mannaia che va a tranciare nettamente il Paese con la differenza di godimento dei servizi essenziali come sanità, servizi sociali, turismo, trasporti e altri. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre fonti

Ursula Bis, ma per Tajani mai con i verdi. E Bruxelles vuole correzione dei conti, che per la Verità è la solita polpetta avvelenata. E un super grazie a Luigi Bisignani e alla bellissima recensione che dedica a La grande bugia verde sul Tempo. (Nicola Porro)

L’Autonomia differenziata non è solo una legge super contestata da opposizione politica e da diversi governatori, ma è anche “un provvedimento complesso”: così commentano dagli uffici del Quirinale il disegno di legge Calderoli approvato in via definitiva il 19 giugno alla Camera, dopo il precedente via libera del Senato, a cui per entrare in vigore manca proprio la firma del presidente della Repubblica. (Tecnica della Scuola)

Schlein a Meloni: toni da guerra civile? Non so a chi si riferisca 25 giugno 2024 (Il Sole 24 ORE)

Autonomia, sulle Regioni il faro del Quirinale

La sinistra, dopo aver fatto una giravolta degna del miglior ballerino della Scala (erano diversi i governatori e gli esponenti dem che fino a poco tempo fa chiedevano le stesse cose contenute nella legge da poco entrata in vigore), adesso delinea scenari catastrofici. (il Giornale)

La firma del capo dello Stato è arrivata dopo un rapido esame che ha escluso l’esistenza di profili di manifesta incostituzionalità del testo, nonostante da più parti si chiedesse al Colle di esercitare il suo potere di rinvio alle Camere (possibile una sola volta). (Il Fatto Quotidiano)

Presuppone che Sergio Mattarella, da quasi dieci anni sul Colle, ancora non sappia il da farsi e debba farselo suggerire; ignora che un esame accurato e senza sconti dei provvedimenti è già la prassi costante al Quirinale; … ROMA. (La Stampa)