Bollicine italiane da record

Il consuntivo per il 2024 indica un incremento delle bollicine italiane del 8%, con un totale di 1,015 miliardi di bottiglie prodotte. Questo risultato testimonia l’evoluzione degli spumanti, che non solo hanno visto una crescita rispetto ai vini fermi, ma anche rispetto ad altre bevande alcoliche, come birra e distillati. Un aspetto chiave in questo successo è la crescente popolarità dei cocktail, in particolare lo Spritz, che ha alimentato una domanda sempre più forte, soprattutto negli Stati Uniti (falstaff.com)

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Nel dettaglio, secondo l’analisi targata Unione Italiana Vini e Istituto per i servizi del mercato agricolo alimentare attraverso l’incrocio di fonti ufficiali, tra Natale e Capodanno i consumi di sparkling tricolori si concentreranno soprattutto all’estero con 251 milioni di bottiglie stappate (+9% sul 2023) e 104 milioni in Italia (+2%). (Mixerplanet)

Le bolle sorpassano i rossi nell’export. E non solo nei Paesi storicamente innamorati degli sparkling come il Regno Unito, ma anche in Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Russia. (la Repubblica)

Il 2024 sarà ricordato come l’anno d’oro delle bollicine italiane, che hanno raggiunto un traguardo storico: oltre 1 miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate nel mondo, come rivelato dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio del vino Uiv-Ismea. (Mattino di Verona)

“50 Great Sparkling Wines of the World” 2025: l’Italia degli spumanti al vertice della qualità

Doveva accadere, ed è accaduto. Nel portafoglio prodotti dell’export di vino italiano in quantità e nei primi 9 mesi dell’anno gli spumanti hanno sorpassato i vini rossi. (Il Sole 24 ORE)

Milano, 11 dic. Un record, rileva l’Osservatorio del vino Uiv-Ismea nel consueto report di fine anno, che dimostra la forza di una tipologia refrattaria a crisi economiche, conflitti e a difficoltà ormai strutturali del settore. (Agenzia askanews)

E l’Italia, con le sue tante espressioni, dalle denominazioni più celebri, come quelle della galassia Prosecco, la Franciacorta, l’Asti, l’Alta Langa, il Trentodoc e l’Oltrepò Pavese, ma anche con declinazioni territoriali più legate ai vitigni autoctoni, o a denominazioni e progetti più giovani, come quelle del Garda Doc o del “Trabocco”, marchio collettivo della spumantistica abruzzese, per fare qualche esempio, ha molto da dire in materia, come conferma anche la crescita delle esportazioni tricolore, con gli spumanti italiani a 1,4 miliardi di euro nei primi 8 mesi 2024, a +8,4% sullo stesso periodo 2023 (meglio del +4,1% delle esportazioni di vino nel complesso, e di cui ormai gli spumanti rappresentano il 28,3% del totale), secondo i dati Istat analizzati da WineNews. (WineNews)