Pichetto: “nuova Commissione UE sia concreta e realistica, l’Italia abbia voce forte”

MeteoWeb “La prossima Commissione sia concreta e realistica, ci sia un confronto equilibrato e senza ideologie”: è quanto ha affermato, in un’intervista a Radio Radicale, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, commentando le comunicazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera, alla vigilia del Consiglio europeo. “L’Italia è uno dei quattro fondatori, rappresenta sessanta milioni di persone e deve avere una forte voce in capitolo nella nuova Commissione europea”. (MeteoWeb)

Ne parlano anche altre testate

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è fortemente critica sullo stop alla produzione e vendita di auto nuove con motore termico dal 2035 deciso dall'Unione europea. "Una delle priorità che i cittadini ci consegnano con il loro voto è poi riportare buon senso e pragmatismo nella transizione ecologica ed energetica, rimettendo mano alle norme più ideologiche del Green Deal e assicurando la neutralità tecnologica" dice Meloni. (La Gazzetta dello Sport)

/// Giovedì 27 giugno 2024 (agenzia giornalistica opinione)

"Non ha alcun senso auto imporsi il divieto di produrre auto a diesel e benzina dal 2035 e condannarsi a nuove dipendenze strategiche come l'elettrico cinese. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera dei deputati in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. (Il Sole 24 ORE)

Stop ICE 2035, bordate da Meloni e Tronchetti: "È una follia"

Ma non una scelta definitiva, perché allo stato attuale molti Paesi membri dell'Ue starebbero cercando di trattare con Bruxelles per rendere meno drastico il passaggio dall'endotermico all'elettrico, con una struttura non ancora pronta e che di certo non lo sarà nella prossima decade. (Virgilio)

«Le attività umane sono state considerate troppo spesso nocive per la natura e la prospettiva ‘green’ è stata perseguita anche a costo di sacrificare intere filiere produttive e industriali, come quella dell’automotive. (Il Messaggero - Motori)

Del resto il regolamento europeo prevede una scappatoia nel 2026 con le cosiddette clausole di revisione, che in base agli sviluppi tecnologici e alla necessità di garantire una transizione fattibile e socialmente equa verso le emissioni zero, potrebbero rimettere in discussione lo stop del 2035. (SicurAUTO.it)