Mandato di arresto per Netanyahu, Salvini: “Se venisse in Italia sarebbe benvenuto. I criminali di guerra sono altri”
“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini che, a margine dell’assemblea Anci, ha commentato la notizia del mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale per il premier israeliano, l’ex ministro della Difesa, Gallant, e il leader di Hamas Ibrahim Al-Masri (Il Fatto Quotidiano)
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Maurizio Stefanini 22 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Viktor Orban ha affermato che inviterà il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in Ungheria dopo che dopo che la Corte penale internazionale dell’Aia (CPI) ha emesso un mandato di arresto nei suo confronti per crimini contro l’umanità e crimini di guerra nella Striscia di Gaza. (LAPRESSE)
– Crimini contro l’umanità: i mandati d’arresto che la Corte penale internazionale ha emesso nei confronti di Benjamin Netanyahu, del suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant e del leader di Hamas Mohammed Deif ha sollevato una selva di domande che vanno ben oltre il Medio Oriente in fiamme, anche perché trasformano il premier israeliano e gli altri destinatari del provvedimento in ricercati “globali”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le accuse rivolte alla Corte penale internazionale di aver posto sullo stesso piano una organizzazione terroristica come Hamas e il governo di una popolazione aggredita sono strumentali e non reggono di fronte ai principi del diritto internazionale e alla prova di fatti. (Avvenire)
Ma come il primo ministro più longevo di Israele, l’uomo che è riuscito nell’impresa di restare alla guida del Paese dopo la strage peggiore della Storia dello Stato ebraico, intenda ora giocare la sua partita, al momento non è chiaro. (la Repubblica)
Contrari gli Stati Uniti di Joe Biden che ha pronunciato parole dure: “L’ordine di arresto è vergognoso. Tel Aviv, 22 novembre 2024 – Il giorno dopo la decisione della Corte penale internazionale, a tenere banco sul fronte medio-orientale è ancora la notizia del mandato di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato con l’ex ministro della Difesa Gallant di “crimini di guerra”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)