VIDEO: Siria, Kallas (Commissione Ue): "Iran e Russia hanno abbandonato Assad, sono deboli"
"Quel che è accaduto dimostra che Russia e Iran non sono vostri amici, non vi aiutano se siete nei guai. Hanno abbandonato il regime di Assad, il che significa che sono indeboliti o impegnati altrove e penso che questo sia un buon messaggio per tutto il mondo" così l'Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas. Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
L'Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas ha dichiarato che il mancato intervento in Siria della Russia e dell'Iran durante l'insurrezione che ha provocato la caduta del presidente siriano Bashir Assad la scorsa settimana ha dimostrato che i due Paesi “sono indeboliti” e “hanno le mani occupate altrove”. (Liberoquotidiano.it)
"Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. (Tiscali Notizie)
La vicepresidente della Commissione Europea e alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Ue Kaja Kallas ha fatto il punto sui rapporti tra Ue e Siria dopo la caduta del regime di Bashar Assad. (la Repubblica)
«Questo non è il mio Paese» significava stigmatizzare quella parte dei tedeschi che non compresero lo slancio di solidarietà della loro Cancelliera. Ha così ricordato la sua ferma decisione di aprire le porte della Germania, nel 2015, a centinaia di migliaia di siriani in fuga dalla dittatura di Assad e dalla guerra civile. (Corriere della Sera)
Come cambierà la politica estera dell’Unione europea? Soprattutto, riuscirà oppure no ad affrontare tutta la complessità delle relazioni internazionali e rispondere ai conflitti in corso dall’Ucraina al Medio Oriente? Kaja Kallas, nuovo Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dell’Unione europea esordisce oggi nel suo ruolo al Consiglio Affari generali, assente il ministro italiano Antonio Tajani, rimasto a Roma per la conferenza degli ambasciatori. (FIRSTonline)
Con evidente ritardo rispetto alle nazioni immediatamente coinvolte dalla caduta del regime di Assad, tra cui Turchia, Israele e Russia, anche l’Ue muove i suoi primi passi sulla via di Damasco. Il décalage temporale è dovuto a diversi fattori. (il manifesto)