Il lusso dopo le semestrali: adesso sudano freddo i colossi - LaConceria

La rivincita dei “piccoli”. I giganti come LVMH e Kering sembrano soffrire di più il rallentamento del lusso rispetto ad alcuni marchi di dimensioni ridotte (si far dire…) e indipendenti come Hermès, Moncler, Zegna e Cucinelli. La polarizzazione non sembra premiare i conglomerati, che analisti e addetti ai lavori hanno sempre descritto come più resilienti…. ACCEDI PER CONTINUARE A LEGGERE Scopri l’abbonamento che fa per te tra le nostre proposte ACCEDI ABBONATI Already a member? Accedi (laconceria.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sono sempre di più le aziende di moda che accusano il rallentamento del mercato cinese. Golden Goose ha messo in pausa la sua quotazione in Borsa (provocando conseguenze negative tra altri titoli del settore), Burberry ha sostituito il proprio amministratore delegato dopo mesi di “performance deludenti”, Swatch e Hugo Boss riportano forti cali nelle vendite e ora anche il colosso francese Lvmh, da sempre molto fiducioso nell’economia cinese, deve fare i conti con dei clienti che non sono più quelli di una volta. (Start Magazine)

Il rating tiene tra buy o neutral  All’indomani dei risultati flat, il gruppo soffre sul listino. (Milano Finanza)

Alcuni risultati inaspettati, legati soprattutto alle vendite in Cina, hanno portato il titolo a scendere improvvisamente a Parigi. Da lì il contagio si è allargato a tutte le grandi aziende del settore con cali registrati sia a Francoforte che a Milano. (QuiFinanza)

Lvmh chiude in flessione dell’1% il primo semestre 2024

Un look Louis Vuitton fall-winter 2024/25 (courtesy Louis Vuitton) (Milano Finanza)

Il primo rallenta vistosamente: e il suo patron Bernard Arnault perde 30 miliardi di patrimonio netto in appena quattro mesi, scendendo dal primo al terzo posto nella classifica dei paperoni mondiali. O almeno: il lusso ‘di moda’, cresciuto a dismisura negli ultimi anni grazie a un più vasto numero di consumatori che se lo potevano permettere, da quest’anno comincia a sentire il peso dell’inflazione. (L'HuffPost)

Gli utili del gruppo sono stati di 7,2 miliardi, in calo del 14 per cento. Il numero uno del lusso comunica che Europa e Stati Uniti hanno realizzato una crescita a perimetro e valuta costanti, il Giappone ha registrato una crescita dei ricavi a due cifre mentre il resto dell’Asia riflette la forte crescita della spesa dei clienti cinesi nel Vecchio Continente e in Giappone. (Pambianconews)