La distopia di Italia-Israele

Reportage di una strana serata friulana. A Udine non piove, cosa non scontata per un Ottobre friulano. La luce di un reticente sole traspare, di tanto in tanto, dai pochi scorci lasciati da alberi ornati da foglie ormai consapevoli di andarsene e anonimi palazzi anni’50. Le molte bandiere palestinesi iniziano un timido sventolio. Sono accompagnate da qualche bandiera della pace, sporadiche insegne di alcuni partiti dimenticati come libertà e qualcosa e persino qualche vessillo dei Comunisti italiani, un reperto politico che sa di infanzia, di metà anni ’90. (Rivista Contrasti)

La notizia riportata su altre testate

Sempre più vicini i quarti di finale di Nations League per la nazionale italiana di calcio: gli azzurri di Spalletti hanno battuto per 4-1 Israele nella quarta giornata della fase a gironi, ieri sera a Udine, e con 10 punti in classifica restano in testa al loro girone. (Il Sole 24 ORE)

Gioca dove è nato e cresciuto: gioca senza ansia, ma cade su calcio d’angolo, un po’ disturbato nell’uscita, un po’ ingenuo nel cercarla in quel modo. Un piccolo, ma significativo segnale di rinascita personale dopo l’Europeo più brutto: va a segno per due volte con la fascia di capitano nello stadio dove da capitano ha vinto lo scudetto con il Napoli. (La Stampa)

Questa volta aveva invece sulle spalle la magl… Giovanni Di Lorenzo si sta abituando a riscrivere la storia azzurra e l’ha fatto di nuovo nello stadio di Udine, sullo stesso palcoscenico in cui guidò i suoi compagni il 4 maggio del 2023 alla conquista matematica del terzo scudetto. (La Repubblica)

Al diavolo i pregiudizi! Raspadori è un giocatore di qualità… se messo nelle giuste condizioni

Il centravanti ritrovato, il capitano per una notte, il bomber di Spalletti. (il Giornale)

Giovanni Di Lorenzo ieri è stato grande protagonista della gara dell'Italia contro Israele. I due difensori al termine della gara si sono stretti in abbraccio tra due leoni che stanno facendo bene con la propria selezione ma anche nel Napoli. (CalcioNapoli1926.it)

La prova tangibile della tesi esposta dal sottoscritto poc'anzi non ci giunge esclusivamente dalla partita passata agli archivi meno di un giorno fa, in cui, ad onor di cronaca (seppur macchiata da un'azione ben costruita, ma sprecata in maniera piuttosto grottesca), ancor prima del passaggio chiave servito (da calcio piazzato) a Di Lorenzo, inalmeno tre casi, si è dilettato abilmente nell'arte del "creare potenziali occasioni da gol" per i colleghi di reparto, ma anche dalla prestazione offerta il 6 settembre scorso, in quel di Saint-Denis, contro la Franciavicecampione del mondo in carica, condita (nell'ipotesi in cui il suddetto dato fosse necessario) dalla rete numero 7 siglata in veste di rappresentante del Belpaese (quella del definitivo 1-3 in favore dell'armata Spalletti). (CalcioNapoli1926.it)