Banca Ifis: crediti deteriorati salgono in tutta Europa, non in Italia. Portafoglio sofferenze, preoccupano Germania e Francia

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
FIRSTonline ECONOMIA

La Francia presenta lo stock peggiore con 121 miliardi e la Germania l’incremento maggiore. In Italia invece gli Npl sono in calo e per il sottosegretario all’Economia, Freni, sono anche stati gestiti meglio. Il presidente di Banca Ifis, Fürstenberg: occorre rafforzare l’approccio al social banking Il portafoglio complessivo di crediti deteriorati, i cosiddetti Npl (non performing loan) delle banche europee di importanza sistemica è cresciuto a 373 miliardi di euro, un incremento di 16 miliardi di euro (+4,5%) allo scorso 30 giugno, generato soprattutto dalle banche di Germania e Francia. (FIRSTonline)

La notizia riportata su altri giornali

Se lo stock di Npl (crediti problematici) delle banche europee segna un balzo a 373 miliardi - con un incremento (16 miliardi) determinato soprattutto dai dati forniti da Germania e Francia - il nostro Paese è in controtendenza e migliora ulteriormente: nel primo semestre 2024 la giacenza di crediti deteriorati delle banche italiane registra un calo di 5,1 miliardi, come emerge dal rapporto presentato ieri da Banca Ifis a Cernobbio all'Npl Meeting, quest'anno intitolato «Step Forward». (il Giornale)

La variazione positiva degli stock di Npe a livello di area UE è da attribuirsi principalmente all’incremento del deteriorato nelle banche tedesche (+9,4 miliardi di euro) e francesi (+8,8 miliardi di euro). (QuiFinanza)

Karen Giacomello, CEO di CreditNews, ha intervistato l’Amministratore delegato di Banca Ifis Frederik Geertman, chiedendogli un commento sulla direttiva NPL e su come impatterà sul mercato. (Creditnews.it)

Un rapporto di Banca Ifis evidenzia come salgano i crediti deteriorati delle banche in Europa. L'Italia, però, è in controtendenza. (LA NOTIZIA)

Contestualmente, è aumentato di 11bps anche l’Npe ratio, ovvero il rapporto tra il credito deteriorato e lo stock dei finanziamenti, che è passato dall’1,75% dell’inizio 2023 all’1,86% del giugno 2024. (Financecommunity)

Si tratta di una situazione che si è generata principalmente per via degli aumenti del deteriorato registrati nel periodo dalle banche tedesche (+9,4 miliardi di euro) e francesi (+8,8 miliardi di euro). (GLI STATI GENERALI)