Marini, lavorato per difesa servizio sanitario pubblico

Altri dettagli:
Morti sul lavoro

"Il mio è stato un lavoro a difesa del servizio sanitario pubblico regionale. A tutela dei servizi e della capacità di innovazione": lo ha detto l'ex presidente della Regione Catiuscia Marini lasciando il tribunale di Perugia dopo la sentenza sui concorsi in sanità. "Ogni mio comportamento è stato improntato ad assicurare quell'accesso al servizio pubblico regionale che vedo pesantemente messo in discussione in questo momento" ha aggiunto. (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altri media

A 5 anni e 3 mesi dagli arresti che hanno terremotato la sanità e la politica in Umbria, è attesa per questa mattina la prima sentenza del processo Concorsopoli, che vede imputate 30 persone, tra politici, medici e dirigenti, per reati come abuso e rivelazione di segreto d'ufficio per i presunti concorsi pilotati in sanità. (ilmessaggero.it)

Il pubblico ministero Fabrizio Givri aveva chiesto la condanna a 8 anni, ma il tribunale ha concesso le attenuanti generiche. (Il Giornale d'Italia)

Ventiquattro condanne e cinque assoluzioni: è stata emessa mercoledì dal tribunale di Perugia in composizione collegiale – presidente Marco Verola – la sentenza di primo grado relativa al processo ‘Concorsopoli’ legato alle assunzioni nell’ambito dell’azienda ospedaliera di Perugia e della sanità regionale. (umbriaON)

Concorsopoli: condannati Bocci, Marini e Barberini

Marini e Bocci sono stati condannati rispettivamente a due e tre anni di reclusione. Il verdetto è stato letto dal giudice Marco Verola, coadiuvato dai giudici Francesco Loschi e Sonia Grassi, nell’Aula degli Affreschi. (Umbria Journal il sito degli umbri)

Un sistema con a capo una sorta di sodalizio, presunto, a tirare le fila, a indicare chi sì e chi no, e a far quadrare i conti di graduatorie e prove abilitative, così da incastrare i pezzi del puzzle delle richieste che la politica e non solo avrebbero avanzato. (LA NAZIONE)

Barberini 3 anni, Bocci due anni e 7 mesi, Marini due anni. La procura, con i pm Mario Formisano e Paolo Abbritti aveva chiesto 23 condanne e 7 assoluzioni, per un totale di 39 anni di reclusione. (ilmessaggero.it)