Tadej Pogacar si prende tutto: campione del mondo a Zurigo dopo un attacco a 100 km dall'arrivo
Giro d’Italia, Tour de France, Liegi-Bastogne-Liegi ed ora i Mondiali. Era il corridore più atteso, non poteva sbagliare ed ha trionfato in grandissimo stile, alla sua maniera: Tadej Pogacar va all’attacco a 100 chilometri dal traguardo, ne percorre 50 in solitaria sul percorso durissimo di Zurigo e si prende la maglia arcobaleno. Una carriera da sogno per lo sloveno che è sulla strada giusta per diventare uno dei più forti corridori della storia di questo sport, un palmares clamoroso, un modo di correre che esalta il pubblico sempre di più. (OA Sport)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Dopo aver messo insieme ben 22 vittorie durante questa stagione, tra le quali spiccano sicuramente i successi finali a Giro d'Italia e Tour de France e il bis a Strade Bianche e Liegi-Bastogne-Liegi, il fenomeno sloveno punta a conquistare la sua prima maglia iridata, che sarebbe anche la prima assoluta per un corridore della Slovenia. (SpazioCiclismo)
La «vera» corsa si è però accesa, come detto, a 100 chilometri dall’arrivo. Tadej Pogacar ha deciso di attaccare e si è lasciato alle spalle il gruppo. (Corriere del Ticino)
15.50 (-57 km): Adesso ci provano Ben Healy, Oscar Onley e Toms Skujins, sempre con 40” di ritardo da Pogacar e Sivakov. 15.55 (-54 km): Nuovo passaggio sul traguardo per la coppia di testa, 40” il vantaggio su Healy, Onley e Skujins. (Bicisport)
Ci auguriamo di no, e che il trio delle meraviglie possa farci godere con un spettacolo degno dei grandi eventi. Ma in questi casi, quando le sorti di questo mondiale sembramo scontate, la sorpresa o l'outsider di turno sono sempre in agguato. (TUTTOBICIWEB.it)
ZURIGO. Il fuoriclasse sloveno è campione del mondo e, nello stesso anno in cui aveva trionfato al Giro d'Italia e al Tour de France, conquista anche la maglia iridata, dominando la prova in linea a Zurigo, con un'azione semplicemente "senza senso". (il Dolomiti)
Se la prima parte servirà a far staccare solo atleti dei paesi più giovani al ciclismo, nel circuito finale i corridori troveranno due salite davvero dure, Zürichbergstrasse e Witikon con tratti che arriveranno fino al 15 per cento nella prima salita e al 9 per cento nella seconda. (Cyclinside)