Cosa farà Israele contro l’Iran e cosa succede nella Repubblica islamica

Cosa farà Israele contro l’Iran e cosa succede nella Repubblica islamica Gli obiettivi di Israele contro l'Iran e la situazione interna alla Repubblica islamica. Ecco i temi al centro della conversazione con Nicola Pedde, direttore dell’Institut for Global Studies L’attacco di Israele all’Iran sarà simbolico e devastante perché Teheran lo scorso 1° ottobre ha varcato una linea rossa. Attenzione però – avverte Nicola Pedde – a nutrire sogni di regime change e quindi di caduta degli ayatollah (Start Magazine)

La notizia riportata su altre testate

Non si parlavano dal 21 agosto. Sono rimasti al telefono mezz’ora: Netanyahu, Biden e, questa volta, anche la vicepresidente Harris in corsa per succedergli il 5 novembre. Il suo rivale Trump aveva chiamato il premier israeliano la settimana scorsa, congratulandosi per i risultati ottenuti contro Hezbollah. (Avvenire)

Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà oggi per votare sulla risposta del paese all'attacco missilistico dell'Iran. Intanto, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che la ritorsione di Israele contro l'Iran per il bombardamento missilistico della scorsa settimana sarà "mortale, precisa e sorprendente". (il Dolomiti)

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato: «Il nostro attacco (contro l’Iran) sarà letale, preciso e soprattutto sorprendente». La frase è stata pronunciata davanti ai militari dell’Unità 9900, il reparto che raccoglie dati sul campo, informazioni satellitari e le ricognizioni degli aerei-spia. (Corriere della Sera)

Scuola sotto attacco a Gaza. Via libera alla guerra all’Iran

Torna d’attualità l’ipotesi del più clamoroso e pericoloso degli attacchi. Stop improvviso al viaggio del ministro della Difesa israeliano a Washington. (Fanpage.it)

Ieri ne ha parlato per 50 minuti al telefono con Joe Biden e la sua vice Kamala Harris «in una atmosfera positiva» e oggi convocherà il gabinetto di sicurezza per l’approvazione dell’azione militare che rischia di portare alla guerra totale con Teheran e di gettare nell’abisso l’intero Medio oriente. (il manifesto)

Non solo la maggioranza di governo, anche l’opposizione è a favore alla rappresaglia contro Teheran, e così l’opinione pubblica. Il voto favorevole appariva scontato. (il manifesto)