Vacche magre per in nuovo concordato sul fisco, solo il 10% delle partite Iva potrebbe aderire

Poche, anzi pochissime adesioni. Nella più rosea delle attese, al momento, una partita Iva su due aderirà al concordato biennale con il fisco. Nella realtà, al momento, le attese sono su percentuali ben più scarse. Appena una ogni dieci. Eppure sul nuovo regime il governo ha riposto grandi aspettative. Pur non offrendo stime di gettito (le uniche risalenti a una vecchi… (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Se n’è parlato moltissimo in questi giorni ed è quindi l’ora di passare a qualche simulazione di calcolo, finalizzata sia a comprendere il meccanismo di funzionamento che a valutare la convenienza di questa nuova opportunità (di base chi scrive è contrario a ogni forma di condono fiscale, tuttavia dobbiamo parlare di opportunità in senso letterale rispetto a chi potrà aderire a questo strumento). (Informazione Fiscale)

A partire da oggi, lunedì 14 ottobre, sono disponibili online i calcoli del Fisco sulla base dei quali i contribuenti potranno valutare i costi dell’adesione al ravvedimento speciale, che consente di sanare gli anni precedenti a quelli del concordato (Corriere della Sera)

Quali sono le componenti di reddito da considerare per l’adesione al concordato preventivo biennale? 15 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Adesione al concordato biennale e acconto 2024: metodo storico o previsionale?

Un dubbio, in questi giorni, attraversa la mente di tanti imprenditori, compresi quelli attivi nell’autotrasporto e compreso il nostro lettore: è opportuno o meno aderire al Concordato Preventivo Biennale? L’adesione, infatti, è ancora possibile, ma a questo punto bisogna fare in fretta. (Uomini e Trasporti)

Niente possibilità di utilizzare lo scudo fiscale per quei contribuenti che hanno applicato gli Isa nel quinquennio 2018-2022 ma che accederanno da forfettari al concordato preventivo biennale (Cpb). (Italia Oggi)

Per il primo periodo d’imposta di adesione al concordato (2024) il contribuente può calcolare l’acconto da versare secondo due criteri: con il metodo storico, con una maggiorazione del 10% ai fini IRES e del 3% ai fini IRAP della differenza tra il reddito concordato e il valore della produzione concordato e quanto dichiarato per il periodo precedente, oppure secondo il metodo previsionale, calcolando la seconda rata di acconto come differenza tra l'acconto complessivamente dovuto in base al reddito concordato e al valore della produzione netta concordato e quanto versato con la prima rata calcolata secondo le regole ordinarie. (Ipsoa)