Come Dragon Age: The Veilguard ha reinventato gli RPG e salvato BioWare

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Molto era sulle spalle di BioWare il giorno del lancio di Dragon Age: The Veilguard perché questo titolo non è solo la continuazione di un franchise fermo da 10 anni, ma è rapidamente diventato sinonimo, nelle menti dei fan storici della serie, del riscatto di dell'iconica software house dopo lo scivolone di Mass Effect Andromeda e il disastro di Anthem. Dopo più di 60 ore in compagnia di Rook (il nostro personaggio giocabile), dei suoi sette comprimari (tutti corteggiabili), e dei cattivi di questo capitolo, possiamo dire che Bioware è riuscita a ritirare fuori il suo spirito ruolistico facendo persino evolvere il concetto di videogioco di ruolo. (Tuttosport)

La notizia riportata su altri giornali

L'intevento di Mahler segue le polemiche che hanno accompagnato il lancio di Veilguard, tra chi ha apprezzato il gioco e chi non ne ha apprezzato certi contenuti troppo inclusivi. (Multiplayer.it)

I fan di BioWare hanno vissuto uno degli N7 Day più morigerati di sempre (anche se qualche chicca c’è stata), anche e soprattutto perché il team è attualmente molto impegnato a seguire il post-lancio di Dragon Age: The Veilguard (acquistabile da GameStop, a questo link), quarto capitolo della saga di RPG fantasy di Electronic Arts. (GameSoul)

"Sappiamo quanto sia importante per i giocatori che vogliono scegliere queste opzioni sentirsi parte del gioco e che l'esperienza celebri e rifletta la gioia che provano nella loro autenticità", ha spiegato in particolare la director Corinne Busche. (Multiplayer.it)