Zelensky apre alla Russia per la prima volta: "Al prossimo vertice sulla pace in Ucraina dovrebbe esserci"

Zelensky apre alla Russia per la prima volta: "Al prossimo vertice sulla pace in Ucraina dovrebbe esserci" Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha detto che al secondo vertice sulla pace, in preparazione per novembre, "dovrebbero essere presenti i rappresentanti della Russia". È la prima volta che Kiev apre a un negoziato con Mosca senza porre come precondizione il ritiro delle truppe russe che hanno invaso il Paese vicino il 24 febbraio 2022. (La Stampa)

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Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha per la prima volta aperto alla possibilità che la Russia partecipi al prossimo vertice di pace che dovrebbe svolgersi a novembre. (L'INDIPENDENTE)

Nei retrobottega della diplomazia qualcosa si muove. Dopo il tentato omicidio di Donald Trump preceduto dagli sprezzanti reciproci giudizi tra il presidente Biden e Vladimir Putin, il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, lancia un messaggio neanche troppo in codice: «Non crediamo che il tentativo di eliminare e assassinare Trump sia stato organizzato dalle autorità attuali», ha dichiarato. (Avvenire)

Ha detto che la Russia dovrebbe essere rapppresentata (a differenza del primo vertice convocato dal presidente ucraino il mese scorso in Svizzera a cui invece Mosca non era stata invitata). Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto per la prima volta che è favorevole alla partecipazione della Russia alla prossima conferenza di pace di novembre che si terrà a Kiev (ilmessaggero.it)

Il Cremlino: «Bisogna capire cosa intende Zelensky quando parla di summit di pace»

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Il generale Leonardo Tricarico , ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa, ha detto la sua sull’apertura del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Russia per i negoziati di pace. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha annunciato oggi il primo ministro ucraino durante una visita in Cechia. L'Ucraina ha lavorato per sviluppare la propria industria delle armi per ridurre la sua dipendenza dagli aiuti militari occidentali da quando le forze russe hanno invaso il Paese nel 2022. (Corriere del Ticino)