Il caso Ruffini e il ruolo dei cattolici

Difficile pensare che Ernesto Ruffini, capo dell’Agenzia delle Entrate, possa essere il “nuovo Prodi”, come si vocifera: ossia colui che cuce insieme i gruppi grandi e piccoli dell’arcipelago d’opposizione, con l’obiettivo di presentarsi alle elezioni come candidato premier di un’ampia coalizione. Troppo diversi i personaggi e le situazioni, troppa acqua è passata sotto i ponti dall’era Prodi a o… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

"Non scendo in campo - dice, commentando l'ipotesi di un ruolo di 'federatore' dell'area centrista dell'opposizione - ma rivendico il diritto di parlare. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini lascia il suo incarico. (L'HuffPost)

"Non scendo in campo, ma rivendico il diritto di parlare". "Il clima è cambiato", dice in una intervista al Corriere della Sera. (Tiscali Notizie)

Respinge l'idea di un ruolo politico e difende il suo operato: «Combattere l'evasione non è una scelta di parte, né qualcosa di cui vergognarsi». (ilmessaggero.it)

Ruffini in pista come "frontman" Pd. E sale il pressing: "Lasci subito il Fisco"

“Non scendo in campo, ma rivendico il diritto di parlare”. “Il clima è cambiato”, dice in una intervista al Corriere della Sera. (Agenzia askanews)

Ma non scioglie fino in fondo le riserve sul suo futuro in politica. Soprattutto perché sceglie di mandare un messaggio piuttosto duro nei confronti della premier Giorgia Meloni. (Liberoquotidiano.it)

L'altro ieri nel Transatlantico di Montecitorio Pier Ferdinando Casini lo dava per sicuro: «Vedrete nel giro di 24 ore Ernesto Ruffini smentirà il suo ingresso in politica». Dopo 48 ore nulla è accaduto. (il Giornale)